mercoledì 31 ottobre 2018

L'anno della lepre, Arto Paasilinna


La Finlandia: terra di immense foreste e nevi perenni, di placidi laghi ed animali selvatici. Questo è il fondale su cui si svolgono le avventure di Vatanen, giornalista di Helsinki, che dopo avere investito con l’auto una lepre decide di prendersi cura di lei. Abbandona quindi  lavoro e consorte e di punto in bianco si trasforma in un perfetto vagabondo, avventurandosi nelle lande impervie ma affascinanti del paese.
L'uomo e la lepre sono due esseri solitari che finiscono per unirsi in un irresistibile connubio. A poco a poco diventano i protagonisti di un’avventura incredibile, che esula dalla monotonia della quotidianità, in cui le regole della vita civile spesso condizionano l’esistenza dei loro protagonisti.

Il sapore della libertà, la forza attrattiva della natura, il desiderio di evasione: questi sono gli elementi salienti di questo libro che, in Italia, ha raggiunto un successo del tutto inaspettato (oltre 120.000 copie vendute in circa 30 edizioni). Il racconto è lieve e malinconico ma allo stesso tempo ricco di ironia, con un  gusto per il surreale che emerge man mano che ci si inoltra nella lettura. La prosa, agile ed asciutta, viene arricchita da una comicità che fa spesso affidamento al paradosso come estrema sintesi dell’esistenza.

Da amante dei film di Aki Kaurismaki non ho potuto non appassionarmi alle vicende dell’originalissimo Vatanen. Si tratta di un moderno antieroe che, attraversando mille difficoltà con uno straniamento in puro stile Buster Keaton, prende coscienza a poco a poco della propria dimensione umana.     
Il tutto stimola una profonda e sincera riflessione: nella vita di ogni essere umano c'è sempre bisogno di un segnale per riuscire a comprendere il senso delle cose. Questo, probabilmente, è l’unico modo per giungere al cuore dei problemi; per capire verso quale misteriosa direzione si sta incamminando la nostra ingarbugliata esistenza.


Consigliato a: coloro che amano i libri che riescono a far sorridere anche delle vicende più drammatiche ed a chiunque apprezzi la letteratura nordica, con il suo umorismo surreale e a tratti paradossale.


Voto: 7,5/10



Nessun commento:

Posta un commento