mercoledì 10 ottobre 2018

Dove Siamo Arrivati #12

Salve, gente!
Oggi finalmente recupero un po' di mini recensioni, perché sono rimasta LIEVEMENTE indietro. 😄
Cominciamo con le note dolenti: questa volta sono due i libri abbandonati e la cosa che mi dispiace di più è che avevo grandi aspettative per entrambi.

Hyperversum
Questo è il primo libro di una serie che vede protagonisti alcuni ragazzi, giocatori in un mondo virtuale chiamato Hyperversum. Durante una partita speciale qualcosa non va come previsto e tutti si ritrovano indietro nel tempo.
Il motivo per cui ho cominciato questo libro è che ne avevo sentito solo pareri positivi, ma personalment4e l'ho trovato lento e noioso: mi sono fermata praticamente subito perché, quando cercavo di proseguire, mi veniva sonno già dopo due pagine. 

Moshi Moshi
In sintesi, parla di una donna che decide di andare a vivere con la figlia dopo essere rimasta vedova.
Generalmente la Yoshimoto mi piace e questo era l'ultimo che avevo da leggere, tra molti dei suoi libri che avevo recuperato qualche anno fa. Tuttavia la storia non mi prendeva e i personaggi mi risultavano insopportabili. Ultimamente non è andata benissimo, con quest'autrice, perciò ho deciso di prendermi una pausa...

Tolti i due sassolini nella scarpa, vediamo quali sono state le letture positive!

The Sun And Her Flowers
Si tratta del secondo libro di Rupi Kaur, in cui vengono raccolti alcuni suoi post. Personalmente non li ritengo poesie e forse, presi singolarmente, possono sembrare anche banali. Tuttavia, considerando il quadro generale di tutto il testo, trovo che siano invece parole di conforto per tutte le donne, in particolare quelle che hanno subito perdite, tradimenti e violenze. Anche questo volume è diviso in varie parti, che in un certo senso corrispondono alle varie fasi che si vivono tra il cadere e il rialzarsi in piedi.
L'ho trovato molto interessante perché tratta anche di origini e di identità. 

Neurocomic
Ogni volta che andavo in libreria, nella sezione graphic novel, mi trovavo a girare attorno a questo volumetto. Poi, un giorno, ho avuto l'immensa botta di fortuna e l'ho trovato al mercatino dell'usato ad un prezzo davvero minuscolo: ovviamente non ci ho pensato due volte e me lo sono presa.
Rifacendosi un po' al Viaggio Allucinante di Asimov, questa storia a fumetti ci spiega - a grandi linee e in maniera semplificata - come funziona il cervello umano. Il protagonista viene catapultato all'interno di questo organo e qui, passando da una sezione all'altra, incontra grandi scienziati che hanno fatto scoperte importanti.
Devo dire che è stata una lettura molto piacevole ed interessante, consigliata sia ad adulti che a ragazzini.

Latin Lover
Se ricordate, qualche tempo fa avevo parlato di due volumi - editi dalla Marcos y Marcos - riguardanti la traduzione di parole e modi di dire in altre lingue. Einaudi Ragazzi ha fatto un libretto simile, però relativo ai modi di dire IN LATINO!
Certo, è davvero molto breve, ma è comunque fatto davvero bene: le spiegazioni sono espresse in modo semplice e sono accompagnate da coloratissime illustrazioni.
Alla faccia di chi dice che il latino è una lingua morta! 😜

Per concludere, arriviamo adesso agli ultimi due libri - di cui vi parlo insieme perché fanno parte della stessa serie.
In teoria avrei dovuto scriverne già un mesetto fa, ma Gio aveva appena pubblicato le sue recensioni (che trovate rispettivamente qui e qui) e mi sembrava ripetitivo dire subito la mia. Lo so, forse sono menate mentali inutili, ma ormai me le son fatte... eheh 😅

Nero Caravaggio e Rosso Barocco
Rispettivamente il primo e il secondo volume della serie gialla con protagonista il libraio Ettore Misericordia: un tizio alla Sherlock Holmes che tutto fa, tra indagini e giri vari, tranne stare in libreria. 
I casi sono incentrati su una chiave artistica; la storia diventa un mezzo per tramandare anche qualche nozione sulla storia dell'arte e sulle chiese di Roma, ma la scrittura scorrevole e ricca di ironia fa sì che non vi siano parti noiose e pesanti. Si tratta di letture semplici e veloci, ma i colpi di scena non mancano. In particolare mi è piaciuto molto il secondo volume, nello specifico la scena del capitolo da cui il volume prende il titolo.
Insomma, se cercate dei "gialli da ombrellone", secondo me questi sono perfetti!


Per oggi è tutto: spero di non avervi tediato troppo e mi auguro di ritrovarvi al prossimo post! 😊


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