Sesto
episodio di Les Italiens, la serie
noir ambientata a Parigi ed incentrata sulla squadra di poliziotti di origine
italiana guidata da Pierre Mordenti. Come al solito Pandiani non delude le
attese e ci regala un romanzo rapido ed avvincente, che si legge tutto d’un
fiato.
Stavolta
i nostri protagonisti sono alle prese con una delle più grandi paure della
nostra epoca: quella di un attentato terroristico che, oltre a seminare morte e
distruzione, potrebbe buttare nel caos l’intero mondo occidentale. Riusciranno
i nostri eroi a venire a capo della faccenda? Ovviamente non voglio anticiparvi
niente... ma posso destare comunque il vostro interesse partendo dalla trama.
Fred
Céline, poliziotto della stradale, viene ucciso da un cecchino mentre sta
guidando la sua auto lungo la Costa Atlantica. Leila Santoni, la sua compagna,
riesce a sopravvivere all’attentato e si dà alla fuga, con un nugolo di
assassini alle calcagna. I criminali, però, non sanno che Leila è un valido componente
della Brigata Criminale guidata dal commissario Mordenti: da quel momento in
avanti, la squadra di flics si farà in quattro per cercare di rimettere le cose
a posto.
In
una Parigi torrida ed afosa, in cui sono in atto i preparativi per la festa del
14 luglio, Les Italiens dovranno ritrovare
l’amica/compagna scomparsa, acciuffare i colpevoli dell’omicidio e – come se non
bastasse – dare la caccia ad un ingente quantitativo di esplosivo che è
riuscito ad arrivare in Francia e potrebbe essere il fulcro di un attentato che
farebbe impallidire i fatti di Bataclan.
La
vicenda, come sempre, è narrata in prima persona dal Commissario Mordenti: un uomo
d’azione che sa essere al tempo stesso cinico ed ironico (anche se l’incontro con
la bella Tristane sembra averlo ammansito un pochino). Col passare degli anni,
ci siamo affezionati al suo personaggio e a quelli dei suoi colleghi – i vari Coccioni,
Servandoni, Cofferati – e ne attendiamo con ansia il ritorno come se si
trattasse di vecchi amici.
L’ambientazione
parigina è come al solito interessante, ricca di atmosfera, con la capitale
francese che diventa col passare delle pagine coprotagonista a pieno titolo
della storia.
Anche
stavolta Enrico Pandiani ha fatto centro: Un
giorno di festa è un romanzo incalzante, divertente e ben congegnato, che
non deluderà sicuramente gli appassionati di letteratura poliziesca.
Consigliato a: coloro
che amano i noir adrenalinici e ricchi di azione ed a tutti quelli che si sono
affezionati a questo originale gruppo di poliziotti, attraverso le cui vicende
l’autore riesce a raccontare – facendo ricorso agli strumenti del poliziesco - la
situazione dell’Europa dei nostri giorni.
Voto:
7,5/10
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