martedì 13 novembre 2018

Una questione privata, Beppe Fenoglio


Non affrontavo Beppe Fenoglio dal lontano 1986 quando, per l’esame di maturità, lessi La malora. A distanza di più di trent’anni mi ritrovo quindi a riscoprire un autore notevole – sicuramente tra i maggiori esponenti della letteratura italiana del Novecento – in un’ opera ormai considerata un “classico moderno”, attraverso cui l’autore piemontese è riuscito a parlare della Resistenza con una storia personale che assume nell’incedere del racconto una valenza universale.

Siamo nelle Langhe, durante la seconda guerra mondiale. Milton – una sorta di alter-ego dello stesso Fenoglio - è un giovane partigiano che milita nelle formazioni badogliane. Nel corso di un'operazione militare raggiunge la villa in cui abitava Fulvia, la ragazza che ha amato e per cui prova ancora un forte sentimento. Scopre così che Fulvia si è innamorata di Giorgio, l’amico con cui condividevano le serate ad ascoltare musica e a ballare. Milton, in preda ai morsi della gelosia, cerca di rintracciare il rivale in amore, scoprendo però che è stato catturato dai fascisti...

Si tratta di un romanzo breve ma intenso, essenziale nella scrittura, ma che riesce ancora a far emozionare. Con uno stile semplice e coinvolgente Una questione privata cattura il lettore sin dalle prime pagine, facendo leva sullo straordinario realismo dei personaggi e su un’ambientazione fredda e lancinante come il cielo autunnale, che diventa teatro di una storia d’amore ostacolata dal fato.
Diventiamo così spettatori del dramma di Milton, ex-studente e partigiano, che si dannerà – anima e corpo -  nel tentativo di risolvere la sua “questione privata”. Il finale aperto può creare un po’ di smarrimento nel lettore di oggi, poco avvezzo a rimanere in preda al dubbio, ma rimane scolpito a caratteri cubitali nella memoria.


Consigliato a: coloro che vogliono riscoprire la storia della Resistenza attraverso l’opera di uno scrittore straordinario, prematuramente scomparso, che ci ha comunque lasciato opere destinate all’immortalità.


Voto: 8/10



Nessun commento:

Posta un commento