Romain Gary è uno scrittore di cui si parla troppo poco. Ebreo lituano di origine e francese di adozione, ha consegnato ai posteri una serie di opere che ancora oggi appaiono fresche, attuali e convincenti (ricordiamo La vita davanti a sé… per dire un titolo a caso).
Questo romanzo, ambientato in Francia nel periodo compreso tra gli anni Trenta e lo sbarco in Normandia, ha rappresentato per me una gradita sorpresa.
Romantico e malinconico, ma non scevro da alcune venature di cinismo, ci racconta una vicenda di amore e di guerra descrivendo alla perfezione il quadro di un paese che assiste impotente all'invasione teutonica.
Ludo - il piccolo protagonista - vive in un paesino della Normandia con lo zio Ambroise, un “postino rurale” che coltiva un’originalissima passione: quella di fabbricare aquiloni.
In un caldo giorno d’estate incontra per la prima volta Lila: una ragazzina che lo osserva di sottecchi da sotto il cappello impagliato. L'incontro con Lila avrà un impatto fondamentale sul futuro di Ludo: diventerà per lui una “promessa d'amore” da rispettare ad ogni costo.
Il romanzo è proprio la storia di questa promessa: accarezzata, conservata e tenuta stretta tra le dita nonostante il destino avverso. E così, quando Lila e la sua famiglia spariranno nel nulla dopo l’invasione tedesca della Polonia, Ludo entrerà a far parte della Resistenza Francese non solo per liberare il suo paese, ma anche per ritrovare quella ragazzina dal cappello impagliato che gli ha rapito la mente ed il cuore.
Il romanzo è proprio la storia di questa promessa: accarezzata, conservata e tenuta stretta tra le dita nonostante il destino avverso. E così, quando Lila e la sua famiglia spariranno nel nulla dopo l’invasione tedesca della Polonia, Ludo entrerà a far parte della Resistenza Francese non solo per liberare il suo paese, ma anche per ritrovare quella ragazzina dal cappello impagliato che gli ha rapito la mente ed il cuore.
Tipicamente francese per quanto riguarda la struttura e l’ambientazione, popolato da personaggi indimenticabili, Gli aquiloni è un’opera che fa della semplicità – sia dal punto di vista del linguaggio che ad quello della narrazione – il suo punto di forza.
La trama è realistica ma non indenne da momenti onirici che riescono ad infondere poesia al dramma della guerra in corso. Il messaggio che emerge prepotentemente tra le righe del libro è abbastanza immediato: non bisogna mai perdere la speranza, anche se intorno a noi tutto sta per sprofondare, quando abbiamo un sentimento forte da proteggere e tenere per mano.
È importante ricordare, infine, che il New York Times ha inserito questo romanzo tra i 100 migliori libri del 2018... un giusto riconoscimento ad un grande autore a quasi quarant'anni dalla sua scomparsa.
Consigliato a: coloro che amano i romanzi con sfondo storico, capaci di raccontare con semplicità e passione le umane vicende, ed a chiunque voglia (ri)scoprire uno scrittore fantastico come Romain Gary (unico autore ad aver vinto per ben due volte il rinomato Goncourt).
Voto: 8/10
È importante ricordare, infine, che il New York Times ha inserito questo romanzo tra i 100 migliori libri del 2018... un giusto riconoscimento ad un grande autore a quasi quarant'anni dalla sua scomparsa.
Consigliato a: coloro che amano i romanzi con sfondo storico, capaci di raccontare con semplicità e passione le umane vicende, ed a chiunque voglia (ri)scoprire uno scrittore fantastico come Romain Gary (unico autore ad aver vinto per ben due volte il rinomato Goncourt).
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