venerdì 9 novembre 2018

Il buio oltre la siepe, Harper Lee





Ci sono libri che riescono a conservare intatta la loro forza malgrado l’implacabile trascorrere del tempo.
Credo che Il buio oltre la siepe di Harper Lee (Premio Pulitzer 1961) appartenga di diritto a questa categoria. Si tratta di un romanzo attualissimo – nonostante siano trascorsi più di 50 anni dalla sua pubblicazione – che affronta un tema che continua a rivestire un ruolo centrale nella nostra società: quello del razzismo che, in questo caso, viene filtrato attraverso lo sguardo innocente di due bambini.

Siamo nell’America rurale degli anni Trenta, all’epoca della Grande Depressione. L'avvocato Atticus Finch vive con i due figli Jem e Scout in una cittadina dell’Alabama, a poca distanza della casa dei Radley: una famiglia che sta praticamente segregata dal resto del mondo ed il cui figlio è avvolto da un alone di mistero.
Atticus assumerà la difesa di Tom, un uomo di colore, ingiustamente accusato di aver violentato una ragazza bianca. L’abile avvocato riuscirà a dimostrare l’inconsistenza delle prove contro l’imputato, che però verrà ugualmente condannato dalla giuria. I bambini si renderanno così conto dell’ingiustizia e dei pregiudizi che contraddistinguono la società del profondo Sud.

Raccontato in prima persona dalla piccola Scout, Il buio oltre la siepe è un vero e proprio romanzo di formazione che tratta aspetti fondamentali nella vita dell’individuo. I temi della diversità, dell’ingiustizia, del razzismo e dei diritti della comunità afroamericana vengono esposti in maniera semplice ma efficace, attraverso una trama che scava in profondità all’interno di un mondo, di una società, di un’epoca storica.
Vi sono però altri importanti elementi, dissimulati all’interno della storia, che vale la pena di sottolineare: la paura dell’ignoto - che spesso è la causa scatenante di ogni pregiudizio -, l’importanza dell’integrità morale e la forza del coraggio, come traspare da questa citazione:
“Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa succeda. È raro vincere, in questi casi, ma qualche volta si vince.”

Che altro c’è da dire? Questo romanzo rappresenta una pietra miliare della letteratura a stelle e strisce: un’opera preziosa che è un monito importante contro la crudeltà del mondo e che – nonostante sia ormai nell’olimpo dei “classici moderni” – rimane profondamente attuale. Un libro che dovrebbe essere letto dalle nuove generazioni per la sua straordinaria capacità di parlare del presente raccontando il passato: uno specchio in cui, purtroppo, non ci riflettiamo mai abbastanza.


Consigliato a: coloro che amano i Grandi Romanzi, capaci di raccontare un’epoca ed una società trattando temi universali e sempre attuali.


Voto: 8/10



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