mercoledì 14 novembre 2018

Libertà, Jonathan Franzen


Su Jonathan Franzen sono di parte: lo ammetto!
Dopo aver letto Le correzioni – romanzo che, personalmente, ritengo tra i migliori (se non il migliore in assoluto) degli ultimi anni – mi sono dedicato alla lettura di Libertà… e, ovviamente, ne sono rimasto incantato.
Forse quest’opera è un filino al di sotto del romanzo precedente ma è comunque un libro intelligentemente strutturato, con personaggi ben costruiti ed una trama che riesce a tener desta l’attenzione malgrado la sua assoluta semplicità.

Franzen indaga con acume ed onestà intellettuale le dinamiche emotive e sentimentali di una famiglia borghese, ricostruendo con maestria l’immagine di un'epoca impregnata di dubbi e profonde contraddizioni.
I protagonisti, Walter e Patty, sono una coppia di indole assolutamente democratica, fautrice del “politically correct”; durante il loro percorso coniugale, però, sono costretti ad accettare una serie di compromessi che giungeranno a minare nel profondo il sistema di valori a cui sono attaccati. Il fatto che la vicenda si svolga nel Duemila - epoca in cui il concetto di "Libertà" è diventato uno dei punti centrali del dibattito politico e degli scontri sociali in atto - la dice lunga sulle intenzioni dell'autore... 

Si tratta di un romanzo profondo, dotato di ampio respiro, che riesce a far leva sulle contraddizioni di una famiglia statunitense: il microcosmo attraverso cui è facile identificare gran parte della società contemporanea. La psicologia dei personaggi è perfettamente delineata, attuando una perfetta simbiosi tra acume introspettivo e maturità espositiva.
Ed il messaggio trasversale che emerge dalla lettura è semplice quanto immediato: molto spesso la ricerca di una comune identità – simbolizzata, in questo caso, dalle difficoltà della vita di coppia – rappresenta un evidente freno alla volontà di realizzazione del singolo individuo.
Dopo aver terminato l’ultima pagina e richiuso il volume, ci rendiamo immediatamente conto di aver letto un libro importante: un romanzo che richiede impegno ed attenzione, ma ripaga con profonda soddisfazione.


Consigliato a: coloro che amano la letteratura statunitense ai massimi livelli, con la sua carica di introspezione, indagine famigliare e analisi sociale.


Voto: 7,5/10


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