giovedì 31 maggio 2018

La macchia umana, Philip Roth



Signore e signori leviamoci il cappello: siamo al cospetto di un'opera straordinaria, bellissima, potente. Insieme a Pastorale americana e Ho sposato un comunista costituisce una ideale trilogia in cui l'America viene esaminata, sminuzzata e ricostruita attraverso lo sguardo implacabile di Nathan Zuckerman, alter-ego dello stesso Roth. 

Questo romanzo racconta, prima di tutto, la storia di un fallimento: la rapida caduta di un professore di lettere classiche, costretto a dimettersi dall'insegnamento a causa di un'accusa di razzismo. 
Il protagonista, Coleman Silk, è un uomo che nasconde un segreto da oltre cinquant'anni: un segreto incredibile, che è riuscito a tenere celato a moglie e figli. Basta però una singola parola mal interpretata per far scatenare, nei suoi confronti, l’uragano del perbenismo imperante.

Tanta carne al fuoco: gli argomenti affrontati sono numerosi ed estremamente complessi. Il razzismo e l’ipocrisia, il sesso e la menzogna, il senso della sconfitta ed il puritanesimo americano sono ingredienti che, miscelati dalla meravigliosa scrittura dell’autore, si fondono armoniosamente donandoci una narrazione perfetta, equilibrata nel plot quanto stilisticamente ineccepibile. Se dovessimo però individuare un filo conduttore all'interno del racconto, l’elemento ricorrente potrebbe essere identificato con la prepotente, inesorabile e sublime “manifestazione del proprio Io”, che il protagonista afferma con vigore irraggiungibile.
I personaggi sono realistici, pur nella loro complessità, la trama ricca di situazioni che sono costantemente nobilitate da importanti riflessioni sull'uomo e da geniali divagazioni sull'America contemporanea.
Roth riesce a catturare il lettore con la sua altissima capacità dialettica e, dopo averlo preso per mano, lo conduce attraverso sentieri difficili, a tratti impervi, ma capaci di rimanere impressi con un marchio indelebile sulle pagine della memoria.


Consigliato a: chi vuole leggere una delle opere più riuscite di questo grande scrittore, recentemente scomparso, ed a coloro che hanno bisogno di un punto di vista critico e per nulla accondiscendente sull'America contemporanea.


Voto: 8/10



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