mercoledì 12 settembre 2018

BiblioFurgone #7

Buongiorno gente!
Oggi vi racconto dell'ultima tripletta di prestiti bibliotecari e ce ne sarà un po' per tutti i gusti.

Spoiler: finalmente una serie di letture piacevoli!


Habibi
Ci troviamo di fronte ad una graphic novel di un certo spessore, sia dal punto di vista fisico (sulle 600 pagine) sia per il contenuto.
La storia narrata per immagini è quella di due ragazzi, abitanti di paesi arabi, che si incontrano da schiavi, fuggono insieme e cercano di prendersi cura l'uno dell'altra. Verranno divisi, ma la loro voglia di trovarsi è talmente grande che - dopo percorsi davvero tosti - i due riusciranno a stare di nuovo insieme.
Attraverso le loro avventure vengono raccontati diversi "passaggi" della religione, vengono fatti come dei paragoni con la religione cristiana - per mostrare che in realtà ci sono ben poche differenze - e anche la scrittura araba viene presentata e raccontata come se fosse impregnata di un qualcosa di tutto suo.
Devo dire che, nonostante sia stata una lettura molto bella, mi aspettavo forse qualcosa di più. La parte religiosa è stata interessante, ma è proprio quella sulla scrittura che mi ha coinvolta ed incuriosita maggiormente. Per quanto riguarda la grafica, invece, posso solo dire che è stupenda.

Crossover
Questo young adult viene definito "romanzo hip hop" ed in effetti è esattamente così poiché è scritto come se fosse una canzone. 
La vicenda, divisa in varie parti come una partita di basket, ha per protagonisti due gemelli cestisti: Joshua e Jordan.
Similmente ad ogni stereotipo di coppia di gemelli, i fratelli fanno tutto insieme e formano un duo che funziona alla grande - soprattutto sul campo. Tuttavia, da quando Jordan si fidanza, Joshua inizia a sentirsi messo da parte e cambia modo di comportarsi. Come se non bastasse, si scopre che il padre ha un segreto...
Una storia semplice nella trama, ma originale nella forma - forse nel tentativo di avvicinare i ragazzi alla lettura - e potente nelle emozioni che fa provare.
Insomma, un libro scorrevolissimo e coinvolgente.

Il giardino di Amelia
Ho letto questo libro seguendo il consiglio di una mia compagna del Liceo, quindi mi sono lanciata nella storia senza conoscere davvero bene la trama.
Ho fatto bene? Direi proprio di sì!
Siamo negli anni '80, nel Cile in cui vige la dittatura di Pinochet, e il libro comincia con la fuga e la cattura del protagonista: Miguel Flores, il quale viene confinato nella zona di Santa Amelia e si stabilisce in una baracca. La sua coinquilina è una lucertola di nome Lisandra, ma per fortuna troverà presto qualcuno che decide di prendersi cura di lui.
Si tratta di Amelia, la ricca del posto - per così dire - con cui Miguel inizierà a stringere un buon rapporto che lo segnerà per sempre. Un piccolo aiuto viene dal fatto che entrambi amano la lettura, perciò spesso si incontrano per confrontarsi e da lì prendono spunto per raccontarsi l'uno all'altra.
Tutto fila QUASI liscio, ma poi arriva il tradimento e da lì fughe e torture.
Certo, prima o poi il perdono arriva, ma il segno ormai è indelebile e non si può tornare indietro.
Ammetto di aver faticato all'inizio, probabilmente perché non sapevo come pormi verso le pagine, ma poi ho preso il via e l'ho finito in un colpo. Mille emozioni tirate in ballo e voglia di provare a leggere qualcosa della Gaskell. Decisamente consigliato!

Prima di concludere mi permetto un extra...
Piccolo blu, piccolo giallo 
Un brevissimo testo illustrato, per bambini, in cui il significato chiave è quello di non fermarsi davante alle apparenti differenze per giudicare una persona.
Non so bene come parlarne, sinceramente, perché condivido l'idea ma non il modo in cui è stata espressa. Tuttavia sono 48 pagine, 48 righe, 48 disegni... che tutti, in varie fasce d'età, dovremmo sfogliare, leggere, guardare almeno una volta nella vita.


Con questo io vi ringrazio, vi saluto e vi rimando alla prossima!

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