venerdì 10 agosto 2018

Dove siamo arrivati... #9 - Mely

Buongiorno gente!
Questo è il mio primo post dopo le vacanze e confesso che, per vari motivi, non è stato semplice scegliere i libri di cui parlarvi: tutte le letture di luglio? solo quelle pre-vacanze? metà e metà?
Alla fine, però, ho pensato di rimandare a più avanti alcuni titoli che fanno parte di trilogie che ho intenzione (pubblicazioni permettendo) di terminare entro l'anno.
Quindi, dopo questa lunga premessa di cui non frega niente a nessuno, passiamo al succo della questione.


Liberiamoci subito dei due ragazzotti che non ho terminato:
Il primo è Smile (Gio ne ha parlato QUI), in cui un uomo incontra un ex compagno di scuola e insieme parlano di alcune faccende spiacevoli avvenute all'epoca. Non avendo mai letto nulla dell'autore ho voluto provare da questo breve romanzo, ma devo dire che non è andata bene: ha una scrittura che non fa er me, troppo noioso per i miei gusti, non mi invogliava a proseguire. Quindi ho preferito chiudere ed archiviare.
Il secondo invece è La parte dell'altro, di Schmitt... un autore che fino ad ora ho sempre amato, ma che questa volta ha tirato in ballo un personaggio che mi urtava i nervi in un modo assurdo e quindi ho deciso rimandarne a lettura a tempi futuri. Chi è costui? Adolf Hitler.

Passiamo ora a due gialli (luglio è stato il mese dei gialli, sono sbalordita) e vi parlo subito di Ogni coincidenza ha un'anima, il seguito di La lettrice scomparsa. Ritroviamo Vince Corso alle prese con un nuovo caso, se così si può definire, per il quale s'imbarcherà in una sorta di caccia al tesoro alla ricerca di un libro. Devo dire che come trama mi è piaciuta molto più del precedente, forse perché amo quando ci sono indizi che portano a altri indizi e altre cose da scoprire - in particolare se riguardano i libri, invece ho trovato più difficoltà per la lettura: non so se è dovuto al periodo sbagliato o ad alcuni elementi della storia, che ho trovato superflui e "allungabrodo". In generale, comunque, è una lettura che consiglio se avete già apprezzato il libro precedente.
Poi ho letto - anzi, divorato - Il killer delle maratone. Si tratta del terzo volume della serie di Igor Attila e della squadra che si occupa di Crimini Sportivi e... WOW!!! Fino ad ora è sicuramente quello che ho preferito. La squadra si trova a dover indagare su un probabile serial killer che però sembra scegliere le sue vittime in maniera totalmente casuale. Tra un mainagioia e l'altro, Attila riuscirà ovviamente ad acciuffare il colpevole. Che dire? Se non si è capito, mi è piaciuto al punto che ho subito comprato i due volumi successivi e prossimamente acquisterò anche l'ultimo uscito.

Chiudo il post di oggi parlandovi di una sorta di saggio sulla storia delle copertine dei libri, ovvero Letteratura in copertina. In realtà è più una raccolta di interventi relativi al tema e parla sia delle cover in generale, dalle riviste ai libri sia delle scelte di alcune case editrici in particolare, come Adelphi, Sellerio ed Einaudi. L'ho trovato interessante, sì, ma anche in parte ripetitivo: avrei preferito un'impostazione diversa. Lo consiglio solo se veramente interessati al tema e lo trovate ad un prezzo ridotto, poiché non ritengo che valga i 24.00 euro di copertina...


Per oggi è tutto, grazie e alla prossima!

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