mercoledì 5 dicembre 2018

Trilogia di New York, Paul Auster


Questa trilogia è composta da tre racconti lunghi – Città di vetro, Fantasmi e La stanza chiusa: vicende allucinate, raffinate ed ammalianti, in cui le strade della Grande Mela diventano il teatro in cui si svolgono drammi intrisi di una profonda ed ineluttabile inquietudine. 

Le storie narrate sono davvero originali e il loro carattere è giallo solo in apparenza: anche se ognuno dei protagonisti conduce un'inchiesta misteriosa, i cui esiti saranno imprevedibili, la detective story non è altro che uno specchietto per le allodole attraverso cui l'ignaro lettore si inoltra in un profondo viaggio di introspezione nell'animo dei vari personaggi. 
Nel cuore di una metropoli enigmatica e surreale, dove tutto può accadere, assistiamo ad un'elegante commistione tra la letteratura poliziesca definita hard-boiled e l'approccio post-modernista, di cui Auster è a tutti gli effetti un rappresentante. A legare tra loro le varie avventure di cui è composto il libro, si scorgono qua e là dei filamenti appena percettibili che, seguendo l'evolvere delle situazioni, si intrecciano e dipanano lungo lo scorrere delle pagine. 

Paul Auster è un signor narratore. A prescindere dalle storie che racconta e dai personaggi enigmatici che ritrae, facendo leva su un ineccepibile talento narrativo, riesce a raccontare storie di qualità assoluta, che lasciano nel lettore un non so che di irrisolto insieme alla soddisfazione di aver assaporato un salutare assaggio di letteratura con la L maiuscola. 


Consigliato a: chi ama le storie insolite, dai risvolti imprevedibili, ed a chiunque voglia fare la conoscenza di un grande scrittore contemporaneo. 


Voto: 7,5/10 


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