martedì 11 dicembre 2018

Il delitto di Kolymbetra, Gaetano Savatteri


Dopo La fabbrica delle stelle (2016) torna Saverio Lamanna, scrittore di scarso successo e giornalista semi-disoccupato, accompagnato come al solito dal fido Peppe Piccionello, confidente “sopra le righe” sempre pronto a sfoggiare improponibili ciabatte infradito, mutandoni e t-shirt.
Come ha dichiarato lo stesso Savatteri,“Lamanna e Piccionello vengono da una terra che ha dovuto costruire il proprio scetticismo e ha usato l’ironia come arma di difesa”; di conseguenza, è facile prevedere quali saranno le implicazioni e gli sviluppi di questa nuova avventura della coppia di investigatori improvvisati. 

Questa volta, ritroviamo i due amici nella celeberrima Valle dei Templi, al centro di un acceso dibattimento scientifico. Durante l’esecuzione di alcuni scavi archeologici sono emerse delle rovine che sembrano indicare la presenza di un antico teatro greco; è quindi in corso un convegno il cui scopo è appurare se quelle pietre rappresentino per davvero i resti di uno dei più grandi teatri dell’antichità. A sconvolgere il quotidiano tran tran giunge, del tutto inaspettata, la morte violenta del professor Demetrio Alù, rinomato docente e autorità assoluta negli studi archeologici. La ricerca del colpevole, da questo momento in avanti, diventerà una delle prerogative di Lamanna e del suo irresistibile socio.   

Si tratta di un romanzo brillante, estremamente godibile, sorretto da una buona trama e da personaggi che – seppur tratteggiati in maniera caricaturale – sono pregni di passione ed ironia. Uno dei punti di forza dell’opera è rappresentato dall'ambientazione siciliana, realistica e solare, ma che cerca comunque di differenziarsi da quell’abusata immagine dell’isola a cui siamo assuefatti.
Alla pari del libro precedente, l’autore riesce a fondere alla perfezione l’umorismo contagioso, che sconfina spesso nell’autoironia, con quell’anima siciliana ruspante e sincera che si trasforma in “metafora” di un mondo in cui imperano disuguaglianze e diversità.


Consigliato a: coloro che apprezzano i “gialli all’Italiana” (in cui Sellerio è specialista), capaci di coniugare trame ben congegnate e sense of humour, ed a chiunque sia nostalgico della Sicilia, con il suo clima, i suoi profumi ed i suoi sapori.


Voto: 7/10


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