Stavolta, per le nostre letture di coppia, abbiamo scelto un'opera di genere insolito (soprattutto per Gio!)
Partiamo dall'antefatto: qualche anno fa, quel pollastro di Gio acquistò Cercando Alaska pensando che si trattasse di un romanzo di avventura (?) ambientato in mezzo ai ghiacci perenni (??). Ovviamente, appena scoperto che il libro non c'entrava un fico secco con tutto ciò, lo accantonò su uno scaffale nascosto della libreria e lo lasciò lì, per lungo tempo, a prendere polvere...
...fino a quando...
Mely gli ha proposto di leggerlo in tandem. Ecco spiegato il perché, nel mese di maggio, la nostra scelta della lettura condivisa sia ricaduta su un Young Adult: genere bazzicato da Mely ma che Gio ha sempre sdegnato.
Ma partiamo dalla trama...
Miles è un ragazzo di sedici anni, introverso e solitario, che se ne va da casa per frequentare una scuola preparatoria in Alabama. Qui fa immediatamente conoscenza con Chip - soprannominato Il Colonnello - studente povero in canna ma vincitore di una borsa di studio, e con Alaska Young, una ragazza brillante, seducente e avventurosa per cui tanti hanno perso la testa. Le loro giornate si susseguono tra noiose lezioni, sigarette fumate di nascosto e l'ideazione di scherzi assurdi e brillanti. Il destino, però, ha in serbo un'amara sorpresa che sconvolgerà la vita di Miles, segnandolo nel profondo e costringendolo a farsi domande profonde sulla esistenza.
Mely:
Mi è piaciuto. L'ho trovato molto scorrevole e fedele ai temi di John Green (di cui avevo letto Colpa delle stelle, Il teorema Catherine e Will ti presento Will). Ho apprezzato maggiormente la prima parte, in cui vengono presentati i vari personaggi e i legami tra loro: l'impostazione dei capitoli con il conto alla rovescia, in particolare, riesce a creare nel lettore la giusta tensione. La seconda parte, invece, mi è sembrata più lenta e e ripetitiva.
Nel complesso, si è trattato di una buona lettura e mi è venuto voglia di leggere Città di carta, il libro di Green che manca all'appello.
Voto: 7/10
Gio:
Probabilmente, se avessi una quarantina d'anni di meno avrei apprezzato di più. Ho trovato i personaggi un po' artefatti e il loro comportamento non molto credibile: i protagonisti, più che ragazzi reali, mi paiono degli stereotipi dell'età adolescenziale con una psicologia piuttosto elementare, sviluppata al livello minimo di una fiction tv. Il libro è senz'altro scorrevole... ma è simile ad acqua fresca che scivola addosso senza lasciare niente; pare uno dei classici film per ragazzini ambientato in un college, con emozioni primarie e comportamenti abbastanza prevedibili.
Concordo con Mely sul fatto che la prima parte funzioni meglio della seconda, piuttosto insulsa, noiosa e pseudo-filosofica. Sufficienza risicata... però ammetto che non è un tipo di lettura che rientra nelle mie corde.
Voto: 6/10
Ed anche questa volta non siamo molto d'accordo... ma che volete farci? Ognuno ragiona a modo suo e trovare letture apprezzabili allo stesso modo da entrambi non è per niente semplice.
Grazie per l'attenzione... e arrivederci alla prossima Avventura di Coppia.
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