Cominciamo col dire che Men and Cartoons di Jonathan Lethem è un libro pieno di umorismo e ironia ma, al tempo stesso, una lettura intrisa di un'arguzia particolare, così sottile e penetrante da risultare quasi dolorosa.
Si tratta di un'originale collezione di racconti sperimentali - in numero di otto per essere precisi - in cui ci ritroviamo alle prese con personaggi stravaganti, bislacchi elementi fantascientifici e un tema ricorrente strettamente connesso ai supereroi dei fumetti.
Queste "short stories", ambientate nella quotidianità statunitense, propongono di continuo evoluzioni impreviste, effetti paradossali o situazioni grottesche, ricoprendo di una patina surreale le vicende di fondo: storie profondamente umane che raccontano l'amicizia, la solitudine e la nostalgia delle persone.
Sia che si parli di identità segrete da supereroi, di spray miracolosi che fanno apparire le immagini degli oggetti scomparsi o di pecore con tendenze suicide, Lethem dimostra un'ottima propensione per la letteratura fantastica; parallelamente, rivela doti non indifferenti di narratore quando si dedica ad esaminare la psicologia dell'individuo.
I racconti brevi che compongono il volumetto, talvolta, danno l'idea di risultare più scombinati che surreali; sono comunque caratterizzati da una malinconia di fondo che li pervade ineluttabilmente.
La raccolta - com'è inevitabile che sia - non è molto omogenea e arriva a spaziare con agilità tra temi diversi, insinuandosi negli interstizi tra i generi. Alcune storie, ovviamente, sono più soddisfacenti di altre: quella sulla magica bomboletta spray, quella sul Distopista e quella sull'uomo-capretto sono piuttosto ben riuscite; altre, invece, non raggiungono pienamente il loro intento.
Al di là di ogni altra considerazione, dello scrittore di Brooklyn vanno lodate fino in fondo l'eccellente scrittura e la capacità di costruire storie originali e pungenti.
Consigliato a: coloro che amano i racconti brevi intrisi di malinconica ironia e di elementi surreali e a chiunque apprezzi l'evoluzione della letteratura americana contemporanea.
Voto: 7/10
Sia che si parli di identità segrete da supereroi, di spray miracolosi che fanno apparire le immagini degli oggetti scomparsi o di pecore con tendenze suicide, Lethem dimostra un'ottima propensione per la letteratura fantastica; parallelamente, rivela doti non indifferenti di narratore quando si dedica ad esaminare la psicologia dell'individuo.
I racconti brevi che compongono il volumetto, talvolta, danno l'idea di risultare più scombinati che surreali; sono comunque caratterizzati da una malinconia di fondo che li pervade ineluttabilmente.
La raccolta - com'è inevitabile che sia - non è molto omogenea e arriva a spaziare con agilità tra temi diversi, insinuandosi negli interstizi tra i generi. Alcune storie, ovviamente, sono più soddisfacenti di altre: quella sulla magica bomboletta spray, quella sul Distopista e quella sull'uomo-capretto sono piuttosto ben riuscite; altre, invece, non raggiungono pienamente il loro intento.
Al di là di ogni altra considerazione, dello scrittore di Brooklyn vanno lodate fino in fondo l'eccellente scrittura e la capacità di costruire storie originali e pungenti.
Consigliato a: coloro che amano i racconti brevi intrisi di malinconica ironia e di elementi surreali e a chiunque apprezzi l'evoluzione della letteratura americana contemporanea.
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