martedì 12 maggio 2020

Vite scritte, Javier Marias


Per le nostre recensioni di coppia, questa volta abbiamo scelto un libro molto particolare: Vite scritte di Javier Marías.
Credo che ognuno di voi conosca - almeno di nome - l'autore. Si tratta probabilmente di uno dei migliori romanzieri degli ultimi decenni, più volte accostato al Nobel; questa volta, però, lo scrittore madrileno si è dedicato a qualcosa di completamente diverso dalle notevoli storie di finzione a cui è abituato il suo pubblico. 
Marías, in quest'opera, ha semplicemente raccontato la vita di altri scrittori; non ha però focalizzato l'attenzione sulle loro opere letterarie, come spesso accade, ma sulle loro esistenze terrene, troppo spesso ignorate. Si è concentrato sulle passioni e sugli odi, sulle grandezze e sulle miserie che contraddistinguevano questi autori prodigiosi, cercando di renderli sotto forma di personaggi da romanzo, al di là della fama o dell'oblio.
Ci ha restituito una straordinaria galleria contenente alcuni dei più importanti narratori dell'Otto-Novecento, selezionandoli in base a un criterio molto particolare: gli uomini e le donne di cui parla sono tutti morti e nessuno di loro ha origini spagnole.
Alla raccolta iniziale - composta da venti scrittori - Marías ha successivamente aggiunto il profilo di sei “Donne fuggitive” e, per concludere, una gustosa rassegna di ritratti (corredati da una azzeccata galleria fotografica).
Da Faulkner che scriveva per comprare cavalli a un'inedita versione di Conrad sulla terraferma, da Karen Blixen che seduceva giovani poeti a Tomasi di Lampedusa quasi caricaturale nella sua ossessione per il fumo, la lettura di questo volume riesce a farci osservare da vicino alcuni degli scrittori che hanno fatto la storia della letteratura mondiale.

Mely: 
Mi è piaciuto molto perché non si limita ad affrontare autori celebri, ma indirizza l'attenzione anche su altri meno conosciuti (be'... almeno per quanto mi riguarda) e lo fa raccontandoli tramite eventi particolari delle loro vite e non con la solita trita e ritrita ricostruzione biografica che troviamo negli altri libri. Ho apprezzato molto il tono ironico e l'arricchimento fotografico; tuttavia, qualche inciso in meno sarebbe stato gradito: a volte mi capitava di perdere il filo della frase. 
Voto: 7/10

Gio:
Anch'io ho apprezzato molto la scelta di Marías di raccontare gli uomini e le donne che vivono dietro alle opere immortali: una serie di esistenze talmente straordinarie, raccontate con abbondanza di aneddoti e rivelazioni, che risultano autentiche e al tempo stesso profondamente letterarie.
Purtroppo, non tutte le biografie destano il medesimo interesse: mentre alcune sono estremamente godibili e divertenti, altre sono piuttosto noiosette e meno meritevoli di attenzione.
Al di là di tutto, la scrittura dell'autore spagnolo è sempre notevole ed incisiva e riesce a farci penetrare - con garbo ed ironia - all'interno di esistenze di cui, molto spesso, ignoravamo i risvolti umani e sociali.
Voto: 6,5/10

Questa volta siamo abbastanza d'accordo sul giudizio conclusivo: per entrambi Vite scritte è un buon libro, però - anche se per motivi diversi - non ci ha soddisfatto al 100%.
Un saluto a tutti... nell'attesa di una nuova avventura di coppia.



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