sabato 2 maggio 2020

Le aquile di Sharpe, Bernard Cornwell




La saga di Richard Sharpe narra le vicende di un soldato semplice dell'esercito di Sua Maestà che riesce a farsi strada nei ranghi militari fino ad assumere la carica di ufficiale. Lo scenario è quello delle guerre napoleoniche, caratterizzate dal drammatico conflitto tra truppe inglesi e francesi, con il valoroso Sharpe - le cui vicende seguono da vicino quelle di Lord Arthur Wellesley, futuro Duca di Wellington - che si distingue nelle varie campagne (in Europa e in India) e nelle diverse battaglie a cui si trova a partecipare. 
Pur essendo l'ottavo libro della serie (per ciò che concerne l'ordine cronologico), Le aquile di Sharpe è stato il primo romanzo ad essere scritto dall'autore, nel lontano 1981.

Questa volta ritroviamo Sharpe nel corso della campagna di Portogallo e Spagna, nel luglio del 1809. 
Richard e la sua compagnia, ormai separati dal reggimento d'appartenenza, vengono incaricati di proteggere il capitano Hogan che ha l'arduo compito di sabotare il ponte di Valdelcasa. Insieme ad Hogan e Sharpe marciano un reggimento spagnolo ed un reggimento inglese - denominato "South Essex" - guidato dall'arrogante ed inetto tenente colonnello Sir Henry Simmerson.
Simmerson entrerà immediatamente in contrasto con Sharpe e, al fine di screditarlo, cercherà di scaricare su di lui le colpe della sconfitta e della perdita dello stendardo, chiedendone il trasferimento nelle Indie Occidentali. Al malcapitato Sharpe, da questo momento in avanti,  non resterà altra scelta che quella di cercare di strappare un' "aquila" (ovvero il corrispondente dello stendardo inglese) ad un reggimento francese, per poter affermare il suo valore e rendere onore al reggimento.

È un vero peccato che più della metà dei libri con Sharpe non sia stata tradotta: ad oggi, in Italia, sono reperibili solo dieci dei ventiquattro romanzi di cui è composta la serie.
Bernard Cornwell, infatti, ha l'invidiabile dono di riuscire a far apprezzare a chiunque la Storia - quella con la S maiuscola - trascinandola lontano dal limbo dei temibili ricordi scolastici e, attraverso una riuscita miscela con elementi romanzeschi, di trasformarla in avvincente ed intelligente letteratura d'evasione. 
Assistiamo, anche questa volta, ad una lunga avventura senza tregua, piena di azione, con la comparsa di nuovi meritevoli alleati ma anche di nuovi detestabili antagonisti. Le precise informazioni storiche sui problemi della guerra peninsulare, che sono accuratamente disseminate nel corso del romanzo, arricchiscono il valore dell'opera senza sminuire o rendere meno appassionante la trama.
Unico difetto: le vicende di Sharpe, libro dopo libro, cominciano a diventare un poco ripetitive, seguendo molto spesso un reiterato cliché (che implica un nemico - interno o esterno che sia - da sconfiggere, una storia d'amore con una donzella del luogo e una cruenta e sanguinosa battaglia finale). Ma siamo disposti a passarci sopra, visto l'entusiasmo trascinante con cui veniamo catapultati all'interno del racconto.


Consigliato a: coloro che amano i romanzi storici, capaci di fondere a meraviglia la finzione del racconto con un sontuoso ed accurato retroterra storico, ed a chiunque si lasci appassionare dal mai sopito culto degli eroi.


Voto: 7,5/10


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