venerdì 8 maggio 2020

Il blues del rapinatore, Flemming Jensen



Flemming Jensen è una sorta di Giorgio Faletti danese: un attore comico molto popolare nel suo paese, dotato di un'ottima verve umoristica, che a un certo punto della carriera si è tuffato nel variegato mondo della letteratura poliziesca. 
Con questo primo romanzo, edito in Italia da Iperborea (c'era bisogno di dirlo?), Jensen ci regala una trama poliziesca decisamente fuori dal comune, bizzarra e particolare quanto basta. 

Il narratore è un ex studente di economia divenuto rapinatore di banche. Il malvivente ci rivela le gesta dell'amico/conoscente Max, spin-doctor dell'arrogante e insulso Primo Ministro Danese di cui è stato, per lunghi anni, l' "uomo nell'ombra": ossia colui che è destinato a togliere le castagne dal fuoco ai politici grazie a stratagemmi che, molto spesso, superano i confini di ciò che è lecito. 
Un giorno, però, dopo essere stato licenziato dal Primo ministro, Max perde completamente la testa e finisce con l'uccidere il suo superiore. Da lì a poco sopraggiungerà la giovane e apparentemente ingenua capo-scout Signe, con cui l'assassino comincerà un lungo ed interessante dibattito.

Il blues del rapinatore è un giallo dal ritmo serrato, pieno di ironia, che si fa beffe dei giochi di potere, arrivando a svelarne con intelligenza i meccanismi più sordidi e corrotti.
La struttura del racconto è molto particolare: ad un lungo incipit (ben 9 capitoli!), fa seguito una seconda parte in cui l'autore descrive il confronto tra i due personaggi principali, per concludere infine con un rapido e risolutivo climax. La situazione si sviluppa in crescendo, con un abile rimescolamento di carte, e solo al termine del libro il lettore giungerà alla inaspettata e sorprendente soluzione.
Lo stile è frizzante e pieno di brio; la narrazione è venata di quell'umorismo tipicamente "british" che riesce a trattare in maniera leggera temi spinosi come la morte e l'omicidio. Il romanzo, passo dopo passo, arriva addirittura ad affrontare domande non banali che riguardano l'umana esistenza: il chiedersi se il male sia sempre e comunque un evento terribile è, sicuramente, uno strappo non irrilevante all'interno della letteratura gialla tout-court!


Consigliato a: chi desidera conoscere un nuovo e originale autore che arriva dal Nord e a chiunque ami i polizieschi "destrutturati", ricchi di humour ed inventiva.


Voto: 7/10







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