martedì 31 marzo 2020

Vittima numero 2117


Abbiamo atteso per due anni ma, finalmente, la Sezione Q è tornata! 
Dopo il mezzo passo falso di Selfie, Adler-Olsen si ripresenta al meglio della sua forma e ci  regala un romanzo - l'ottavo della serie - frenetico, divertente e dal ritmo incalzante. 
La trama, questa volta, ruota quasi interamente attorno alla figura di Assad: il collaboratore di presunta origine siriana che per oltre dieci anni ha lavorato fianco a fianco di Carl Mørck e Rose Knudsen ed ha sempre sorpreso tutti per la conoscenza degli argomenti più disparati, per la capacità di esprimersi in svariate lingue e per l'abilità di non farsi trovare impreparato di fronte al nemico. Ma sappiamo davvero chi sia Assad, da dove provenga e, soprattutto, quali segreti porti dentro di sé? 
La lettura di Vittima numero 2117 risponderà a tutti i quesiti.

Il corpo di una sconosciuta viene restituito dalle acque del Mediterraneo. La donna però non è vittima di annegamento (come parrebbe a prima vista); è stata assassinata. Quando Assad vede la foto della naufraga, subisce un improvviso trauma dal punto di vista emotivo. Da quel momento in avanti avrà inizio uno sfibrante conto alla rovescia: un attacco terroristico senza precedenti sta per essere messo in atto, con Carl Mørck e la sua squadra che si troveranno ad affrontare una delle prove più difficili della loro carriera. Un’inchiesta che farà emergere, a poco a poco, tutta la verità sul passato segreto di Assad.

Adler-Olsen questa volta ha affrontato alcuni temi centrali della realtà contemporanea - il terrorismo islamico, la paura di un attacco a sorpresa e la disperata situazione dei rifugiati in cerca di libertà - e li ha contestualizzati all'interno di un thriller elettrizzante.
Nonostante le oltre cinquecento pagine, il romanzo non perde un colpo e riesce a mantenere un adeguato livello di tensione per tutta la durata. L'autore alterna abilmente i capitoli, dedicandoli all'uno o all'altro personaggio, ed innesta sulla vicenda principale una seconda storia, con un giovane "gamer" che minaccia una strage al momento in cui il lugubre contatore delle vittime del mare raggiungerà una determinata quota.
Sostenuto da una scrittura vivace, che sa spaziare in pochi istanti dal dramma allo humour, e da una traduzione perfettamente all'altezza, Vittima numero 2117 è un libro dal ritmo inarrestabile, che vi scivolerà via dalle mani senza che ve ne accorgiate. Ogni tanto - è vero - si riscontra qualche lieve incongruenza nel plot... ma nell'economia di un libro simile, che mescola diverse trame e sottotrame, questo ci può anche stare.
E poi... come non affezionarsi ai personaggi sviluppati dall'autore? Si tratta di protagonisti davvero unici, lontani anni luce dallo stereotipo a cui ci ha abituato tanta (troppa?) letteratura poliziesca. Carl Mørck e i suoi collaboratori portano sulla pelle e nell'anima una serie di evidenti menomazioni che li rendono senz'altro più umani agli occhi di un pubblico contemporaneo che è stanco di eroi invincibili, senza macchia e senza paura.


Consigliato a: coloro che amano i thriller avvincenti, dal ritmo incalzante e carichi di adrenalina ed a chiunque apprezzi quei protagonisti capaci di mostrare, allo stesso tempo, la loro forza e le loro debolezze. 


Voto: 7,5/10 




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