sabato 28 marzo 2020

Professione angelo custode, Arto Paasilinna


Chi conosce Paasilinna, sa benissimo come l'autore finlandese abbia sempre prediletto, all'interno delle sue opere, temi pregnanti quali il rispetto della natura, l'ecologia e il desiderio di fuga dalla quotidianità. Di tanto in tanto, però, il buon Arto si è anche preso qualche breve congedo dalle vicissitudini della vita terrena e - come già accaduto con Il figlio del Dio del tuono - ha provato a raccontare ciò che accade in paradiso e in mezzo agli dei. È proprio questo il caso di Professione angelo custode: libro che si svolge in parte sulla terra e in parte tra le sfere celesti (che, per l'occasione, si trovano collocate nella grande chiesa in legno di Kerimäki). 

Il romanzo racconta la stravagante vicenda di un insegnante di religione, Sulo Auvinen, che dopo la morte finisce per diventare l'angelo custode di Aaro Korhonen, uno scapolo quarantenne che è titolare di una libreria antiquaria con annesso bar. 
Nonostante le buone intenzioni, il compito si dimostrerà più difficile del previsto per l'angelo alle prime armi. Sulo si rivelerà infatti un tremendo pasticcione ed il suo protetto incapperà in accuse di riciclaggio, commozioni cerebrali, naufragi navali oltre a venire schiacciato dalla personalità di due aspiranti fidanzate disposte a farsi la guerra. 

Come sempre, i libri di Paasilinna sono una piacevole lettura: i toni sono scanzonati e le risate assicurate, tra humour nero, peripezie e colpi di scena. Questa volta, però, la trama - pur essendo intrigante ed originale - non riesce del tutto a decollare.
Nonostante il romanzo sia ricco di inventiva, il tutto appare un po' raffazzonato; l'accumulo forzato di disavventure alla fine stanca un poco il lettore, le situazioni surreali si ripropongono un po' meccanicamente ed i personaggi non vengono costruiti con adeguata profondità. Anche il tradizionale umorismo finlandese, di cui Arto è uno degli anfitrioni, stavolta viene utilizzato in misura eccessiva, rendendo il risultato un pochino stucchevole. 
C'è comunque da dire che la prosa è rapida e scorrevole come sempre ed i paesaggi nordici vengono restituiti con tale squisita precisione da farci immergere, senza che ce ne accorgiamo, all'interno delle vaste ed affascinanti lande finlandesi.


Consigliato a: tutti gli amanti dello humour nero e surreale ed a coloro che apprezzano le favole moderne capaci di donare al lettore qualche ora di serenità e leggerezza.


Voto: 6,5/10


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