La casa sul canale, pubblicato nel 1933, è una delle prime opere post-Maigret e rientra a pieno titolo nei cosiddetti "romanzi duri" - per usare la terminologia dell'autore - ovvero quei libri di argomento non poliziesco in cui Simenon riuscì a sviluppare una vera e propria epica del conflitto tra uomini e donne, tra famiglie e tra gruppi sociali.
Partiamo, come di consueto, dalla trama...
Edmée, rimasta orfana all'età di sedici anni, giunge alle Irrigations, la vasta proprietà terriera dello zio materno. La ragazza è pallida e minuta, dall'aspetto quasi anemico... ma ha la capacità non comune di riuscire a farsi obbedire. I due cugini - il dinamico Fred e l'introverso Jef - si lasciano ben presto ammaliare dal fascino di quella creatura, ambigua e dominatrice, che si rivela così diversa da loro.
Col passare del tempo, Edméè assumerà sempre più ascendente sulle loro vite, provocando un'insana discordia tra i due "fratelli-rivali" che culminerà, tempo dopo, in un'imprevedibile tragedia.
Ambientato in mezzo a straordinari paesaggi fiamminghi ed immerso in atmosfere torbide e malsane, La casa sul canale è un romanzo dall'aspetto quasi gotico, in cui il grigio scuro rappresenta la tonalità prevalente. Lungo il fluire del tempo, che pare scorrere pigro ed indolente, si percepisce un'atmosfera di tragedia imminente a cui niente e nessuno può scampare.
Partiamo, come di consueto, dalla trama...
Edmée, rimasta orfana all'età di sedici anni, giunge alle Irrigations, la vasta proprietà terriera dello zio materno. La ragazza è pallida e minuta, dall'aspetto quasi anemico... ma ha la capacità non comune di riuscire a farsi obbedire. I due cugini - il dinamico Fred e l'introverso Jef - si lasciano ben presto ammaliare dal fascino di quella creatura, ambigua e dominatrice, che si rivela così diversa da loro.
Col passare del tempo, Edméè assumerà sempre più ascendente sulle loro vite, provocando un'insana discordia tra i due "fratelli-rivali" che culminerà, tempo dopo, in un'imprevedibile tragedia.
Ambientato in mezzo a straordinari paesaggi fiamminghi ed immerso in atmosfere torbide e malsane, La casa sul canale è un romanzo dall'aspetto quasi gotico, in cui il grigio scuro rappresenta la tonalità prevalente. Lungo il fluire del tempo, che pare scorrere pigro ed indolente, si percepisce un'atmosfera di tragedia imminente a cui niente e nessuno può scampare.
I personaggi sono ambigui ed enigmatici, ma allo stesso tempo dotati di un'innata semplicità che li rende credibili e realistici. Tra tutti, è indimenticabile la figura della protagonista Edmée: una piccola donna che, pur non avendo l'aspetto della femme fatale, possiede l'incredibile potere di destabilizzare la società rurale che l’aveva accolta.
La descrizione di luoghi ed ambienti è precisa e convincente tanto che, mentre procediamo nella lettura, pare quasi di ritrovarsi accanto ai protagonisti lungo gli argini del canale.
La lettura è scorrevole ed ammaliante: Simenon - manco ce ne fosse bisogno - dimostra per l'ennesima volta come si possa provare empatia anche per quei personaggi che hanno passato gran parte dell'esistenza ad agire in maniera scorretta.
Consigliato a: chi ama i romanzi in cui si svela fino in fondo l'atavico conflitto tra eros e thànatos ed a chiunque voglia gustare un libro di Simenon meno noto di altri ma meritevole di onori ed attenzione.
Voto: 7,5/10
La descrizione di luoghi ed ambienti è precisa e convincente tanto che, mentre procediamo nella lettura, pare quasi di ritrovarsi accanto ai protagonisti lungo gli argini del canale.
La lettura è scorrevole ed ammaliante: Simenon - manco ce ne fosse bisogno - dimostra per l'ennesima volta come si possa provare empatia anche per quei personaggi che hanno passato gran parte dell'esistenza ad agire in maniera scorretta.
Consigliato a: chi ama i romanzi in cui si svela fino in fondo l'atavico conflitto tra eros e thànatos ed a chiunque voglia gustare un libro di Simenon meno noto di altri ma meritevole di onori ed attenzione.
Voto: 7,5/10
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