Il
volume di Boxall 1001 libri da leggere
nella vita si sta rivelando una vera e propria miniera d’oro. Poco per
volta mi sta aiutando a conoscere opere che, nonostante non abbiano al giorno d’oggi
grossa visibilità, vanno annoverate senza alcun dubbio tra i capolavori della
narrativa mondiale.
I sette pazzi di
Roberto Arlt – uno tra i romanzi che hanno aperto la strada alla letteratura
argentina moderna – entra di diritto nella categoria dei libri a cui è
difficile rinunciare; rappresenta uno straordinario e feroce apologo delle
umane miserie che, con lo scorrere delle pagine, vengono tratteggiate nel loro
aspetto materiale ma anche e soprattutto psicologico.
La
trama narra le vicende di uno strampalato gruppo di cospiratori da operetta, intenzionati
a progettare una rivoluzione che cambierà per sempre le sorti del loro paese.
Per finanziare il tutto, il variegato team decide di puntare sull’organizzazione
di una catena di bordelli e sulla creazione di alcune centrali elettriche. Facciamo
così, poco per volta, la conoscenza del protagonista Erdosain, ladro per
pigrizia e bislacco inventore, e dei suoi originali compari dai soprannomi
esilaranti: l'Astrologo, il Ruffiano, il Cercatore d'Oro. Una combriccola di personaggi
indimenticabili che diventano gli artefici di un progetto folle, da cui
emergono risvolti surreali e grotteschi ma anche dolorosi.
Ambientando
la storia in un’atmosfera sudamericana scherzosa e “casinara”, Arlt riesce a
raccontare con humour nero le peripezie di un gruppo di uomini che vagheggiano
di cambiare il mondo, ma finiscono ineluttabilmente per conoscere l’amaro
sapore del fallimento. Facendo leva su una trama ricca di sarcasmo ed ironia e su
una struttura narrativa di assoluta efficacia, l’autore argentino racconta lo
scontro tra una congrega di personaggi infarciti di stravagante idealismo ed il
“popolo-massa”, che non chiede altro di essere guidato con mano ferma e pugno
duro.
Il
realismo più crudo, nello svolgersi degli eventi, si coniuga alla perfezione
col gusto per l'assurdo e diventa la trave portante di un romanzo dalle forti
connotazioni politiche che, attraverso una spietata quanto fondata critica
sociale, riesce ad analizzare il tema della dilagante crisi economica.
Seppur
datato – è stato pubblicato nel 1929 – I sette
pazzi è un libro che risulta ancor oggi attuale ed universale: un’opera
importante che mi sento in dovere di consigliare a chi ama la letteratura di
qualità.
N.B. Va ricordato che I sette pazzi è la prima parte di un unico e più ampio romanzo che comprende
anche I lanciafiamme (l’autore lo
ripete diverse volte nelle “note del cronista”).
Consigliato a: chi
vuole fare la conoscenza di uno scrittore dal talento cristallino, capace di
fondere analisi sociale ed humour nero, ed a chiunque voglia (ri)scoprire un
libro che rappresenta uno dei caposaldi della letteratura sudamericana
contemporanea.
Voto: 8/10
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