giovedì 30 maggio 2019

I sette pazzi, Roberto Arlt





Il volume di Boxall 1001 libri da leggere nella vita si sta rivelando una vera e propria miniera d’oro. Poco per volta mi sta aiutando a conoscere opere che, nonostante non abbiano al giorno d’oggi grossa visibilità, vanno annoverate senza alcun dubbio tra i capolavori della narrativa mondiale.
I sette pazzi di Roberto Arlt – uno tra i romanzi che hanno aperto la strada alla letteratura argentina moderna – entra di diritto nella categoria dei libri a cui è difficile rinunciare; rappresenta uno straordinario e feroce apologo delle umane miserie che, con lo scorrere delle pagine, vengono tratteggiate nel loro aspetto materiale ma anche e soprattutto psicologico.

La trama narra le vicende di uno strampalato gruppo di cospiratori da operetta, intenzionati a progettare una rivoluzione che cambierà per sempre le sorti del loro paese. Per finanziare il tutto, il variegato team decide di puntare sull’organizzazione di una catena di bordelli e sulla creazione di alcune centrali elettriche. Facciamo così, poco per volta, la conoscenza del protagonista Erdosain, ladro per pigrizia e bislacco inventore, e dei suoi originali compari dai soprannomi esilaranti: l'Astrologo, il Ruffiano, il Cercatore d'Oro. Una combriccola di personaggi indimenticabili che diventano gli artefici di un progetto folle, da cui emergono risvolti surreali e grotteschi ma anche dolorosi.

Ambientando la storia in un’atmosfera sudamericana scherzosa e “casinara”, Arlt riesce a raccontare con humour nero le peripezie di un gruppo di uomini che vagheggiano di cambiare il mondo, ma finiscono ineluttabilmente per conoscere l’amaro sapore del fallimento. Facendo leva su una trama ricca di sarcasmo ed ironia e su una struttura narrativa di assoluta efficacia, l’autore argentino racconta lo scontro tra una congrega di personaggi infarciti di stravagante idealismo ed il “popolo-massa”, che non chiede altro di essere guidato con mano ferma e pugno duro.
Il realismo più crudo, nello svolgersi degli eventi, si coniuga alla perfezione col gusto per l'assurdo e diventa la trave portante di un romanzo dalle forti connotazioni politiche che, attraverso una spietata quanto fondata critica sociale, riesce ad analizzare il tema della dilagante crisi economica.
Seppur datato – è stato pubblicato nel 1929 – I sette pazzi è un libro che risulta ancor oggi attuale ed universale: un’opera importante che mi sento in dovere di consigliare a chi ama la letteratura di qualità.

N.B. Va ricordato che I sette pazzi è la prima parte di un unico e più ampio romanzo che comprende anche I lanciafiamme (l’autore lo ripete diverse volte nelle “note del cronista”).


Consigliato a: chi vuole fare la conoscenza di uno scrittore dal talento cristallino, capace di fondere analisi sociale ed humour nero, ed a chiunque voglia (ri)scoprire un libro che rappresenta uno dei caposaldi della letteratura sudamericana contemporanea.


Voto: 8/10  



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