martedì 28 maggio 2019

Alba nera, Giancarlo De Cataldo



Giancarlo De Cataldo, già autore di uno dei noir più convincenti degli ultimi anni – il celeberrimo Romanzo Criminale -, torna con un thriller allucinato ed ansiogeno ambientato in una Roma seducente ed inquietante, in cui le connessioni tra chi detiene le chiavi del potere ed il mondo del criminalità impediscono di fatto ogni possibilità di cambiamento.
Purtroppo, siamo lontani anni luce dalle auree vette raggiunte dallo scrittore: questo appare più come un romanzo su commissione che come un’opera dettata da un sincero ed inestinguibile afflato narrativo. Ma andiamo con ordine…

Protagonista del libro è il commissario Alba Doria, una donna che soffre di un disturbo della personalità chiamato “Triade Oscura”: una miscela esplosiva di narcisismo, sociopatia ed abilità manipolatoria.
Quando il fantasma di un crudele assassino, creduto morto, rispunta improvvisamente dal passato, Alba dovrà riaprire un’indagine che si rivelerà difficile ed irta di pericoli. Affiancata dagli amici di un tempo - il Biondo, sbirro impetuoso nonché suo ex compagno di vita, ed il dottor Sax, ambiguo funzionario governativo – la poliziotta si scontrerà contro servizi deviati e poteri forti per far emergere una verità ritenuta scomoda. 

Il plot è strutturato su due piani temporali: il passato ed il presente, narrati nei rispettivi tempi verbali. Attraverso questo andirivieni tra l'Italia di ieri e quella di oggi, De Cataldo sembra voler sottolineare come i tanto decantati “tempi nuovi” (cit. Robecchi), in fondo, non si differenziano granché da ciò che conosciamo, con la ragion di Stato utilizzata come alibi per occultare le più grosse porcherie.
Il romanzo è scorrevole ma la trama appare poco originale: un'insopprimibile sensazione di deja-vu colpisce il lettore in questa ennesima riproposizione del modello “uomini che odiano le donne”, in cui snodi narrativi e sviluppo del plot appaiono spesso prevedibili e “telefonati”. I personaggi, inoltre, sono tutt’altro che credibili: poco realistici ed esageratamente sopra le righe. 
Rimane, comunque, l’indubbia capacità di De Cataldo di avvincere il lettore e trascinarlo lungo un itinerario narrativo pieno di tensione ed a tratti angosciante. Abbastanza se ci si accontenta… un po’ poco per chi cerca una storia con l’anima, come quelle a cui ci aveva abituato l’ex magistrato diventato scrittore.


Consigliato a: chi cerca un thriller adrenalinico e scorrevole ed a chiunque ami le storie in cui il protagonista arriva a scontrarsi con i poteri forti e le strutture occulte infiltrate nei meandri più oscuri della Repubblica. 


Voto: 6/10 





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