Questo
è un libro “piccolo” solo nelle dimensioni (un centinaio di pagine circa). In
realtà questa raccolta di lettere, che si legge in un poco più di un paio d’ore,
racconta un qualcosa di grande e di straordinario, capace di travalicare le
distanze e colmare l’oceano che separa due mondi lontani come gli USA e l’Inghilterra
del secondo dopoguerra: la vera storia di un'amicizia tra due persone unite
dalla comune passione per i libri, l’arte e la cultura.
Helene,
giovane sceneggiatrice statunitense ed appassionata lettrice, intreccia una lunga
corrispondenza con Frank Doel, commesso
di una libreria britannica. La donna cullerà per lunghi anni il sogno di
approdare in Inghilterra, nazione che considera un po’ come la patria dell’arte
e della letteratura. Non riuscirà però a conoscere di persona il suo interlocutore
e a visitare la libreria in cui lavora: Frank scomparirà prematuramente per una
peritonite ed il negozio chiuderà definitivamente nel 1970, prima dell’approdo
di Helene a Londra in occasione dell’uscita del libro in cui sono state raccolte
le lettere del carteggio.
Attraverso
vent'anni di corrispondenza, racchiusi tra il 1949 e il 1969, facciamo la conoscenza
di due personaggi indimenticabili come Frank ed Helene; allo stesso tempo, ci
immergiamo nella Londra postbellica: una città che rappresenta il simbolo di
una nazione in difficoltà, in cui vigeva un ferreo razionamento ed il dono di
un prosciutto o di un paio di calze era un evento in grado di cambiare la vita delle persone.
Delicata
e deliziosa, quest’opera racconta la storia di un'amicizia limpida e disinteressata,
nata per puro caso, e dell’amore comune per l’oggetto “libro”. Questa raccolta
epistolare, più di tanti romanzi, riesce a spiegare con semplicità che cosa rappresenti il
piacere della lettura e - a mio personalissimo parere - costituisce un qualcosa di imprescindibile per tutti
coloro che adorano i libri ed amano sentire frusciare tra le dita le loro pagine
lievi, soavi, sottili.
Consigliato:
a tutti coloro che amano i libri, adorano parlarne e sentirne parlare, e
provano una sensazione speciale nell'accarezzarli, maneggiarli e accudirli
quasi fossero creature vive e reali.
Voto:
7,5/10
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