Ogni
volta che leggo un romanzo di Israel Joshua Singer – fratello del Nobel per la
Letteratura Isaac Bashevis – mi sorge il dubbio che il premio sia stato conferito
all'autore sbagliato. Come nei precedenti I
fratelli Ashkenazi e La famiglia
Karnowski, lo scrittore di origine polacca riesce a raccontare in maniera impareggiabile
le traversie di una famiglia di stirpe ebraica, vittima delle persecuzioni e della
dilagante ingiustizia sociale.
La
vicenda si snoda tra i primi anni del novecento ed il periodo immediatamente antecedente l'avvento del nazismo.
Mattes
Ritter, soprannominato la lepre, è un
venditore ambulante che percorre avanti e indietro le campagne polacche,
cercando di smerciare la sua povera mercanzia. Le sue speranze di affermazione
sociale sono tutte riposte nell'unico figlio maschio – Nachman – che vorrebbe
trasformare in uno stimato rabbino. Il ragazzo, però, seguirà una strada completamente
diversa: verrà sedotto dalle irresistibili sirene del socialismo reale, che lo
spingeranno ad inseguire il suo sogno al di là del confine sovietico. Ma anche
le figlie Sheindel e Reisel non soddisferanno le speranze paterne: la prima, intelligente
ed avventurosa, rimarrà incinta di un soldato russo; la seconda incontrerà un
destino ancora peggiore.
Una
comunità perseguitata, umiliata, ma sempre animata da una fiamma nascosta, segreta
ed invincibile, che le consente di rimanere in vita: questo è il filo conduttore
di un romanzo potente e ricco di disillusione.
Si
tratta di un’opera struggente e malinconica, che attraverso le vicende della
famiglia Ritter arriva a raccontare in maniera esemplare quello che è il
continuo “errare” dell'uomo su questa terra.
Malgrado sia un filino al di sotto dei due citati capolavori, A oriente del giardino dell’Eden è comunque un romanzo emozionante, che riesce come pochi altri a spiegare
in maniera encomiabile la delusione per il comunismo reale, che in luogo delle
promesse di libertà e uguaglianza è stato in grado di produrre solo desolazione
e sofferenze.
Singer
è inarrivabile nella descrizione dei personaggi, che risultano realistici ed
intensi, ed è un autentico maestro nell'accurata ricostruzione di un periodo
storico ricco di fermenti politici ed ideologici.
Consigliato
a: coloro che sanno ancora appassionarsi ai grandi romanzi, capaci di raccontare attraverso
le vicissitudini di una famiglia la storia di un mondo in continua evoluzione,
ed a chi ama i personaggi forti che, nonostante il vento contrario, non si
piegano di fronte al destino.
Voto:
7,5/10
Nessun commento:
Posta un commento