venerdì 27 aprile 2018

Il signor Mani, Abraham B. Yehoshua


Questo libro è composto da cinque dialoghi… che in realtà si trasformano in veri e propri monologhi, in quanto la parte “parlata” riferibile all'interlocutore viene del tutto omessa. Assistiamo, così, a cinque confessioni: a partire dal 1983 andando indietro nel tempo, fino a raggiungere la metà dell’800.

Una figlia che parla con la madre, un soldato nazista che discorre con la nonna/matrigna, un soldato inglese che chiede consigli al suo superiore, un giovane medico che comunica col proprio padre, un commerciante che si confessa al suo maestro/mentore…
Ognuno di questi dialoghi racchiude una diversa prospettiva storica: la Palestina moderna, l’occupazione nazista delle isole greche durante la seconda guerra mondiale, la dominazione britannica durante il primo conflitto, il congresso sionista del 1899, la Gerusalemme di metà Ottocento. 
A legare insieme queste vicende – costruite esclusivamente sulle parole dei cinque protagonisti/oratori – è un filo rosso, solido ed inestinguibile, che si snoda attraverso centocinquant'anni di storia: i vari “Signor Mani” si susseguono, di padre in figlio, attraverso le varie epoche storiche e sono i veri protagonisti delle narrazioni.
Ne scaturisce, così, un potente affresco sull'ebraismo: sulle sue radici, sulla sua evoluzione, sul suo modo di essere e di apparire, sul suo modo di trasformarsi e di adattarsi alle varie contingenze.

Il punto focale della narrazione sembra essere quello dell’incidenza del passato di un popolo sulle sue vicende presenti.
La lettura non è facilissima: il fatto di aver occultato le risposte degli interlocutori costringe il lettore ad un lavoro interpretativo in cui fantasia, sensibilità e disposizione d’animo svolgono un ruolo predominante. La scrittura, però, è davvero notevole: mirabili descrizioni di luoghi, di periodi storici, di stati d’animo, di conflitti interiori dei protagonisti rendono questo libro una lettura importante, differente da qualsiasi altra.
Si tratta, indubbiamente, di un'opera molto particolare: sia per la trama sia per la scelta espositiva. Potremmo scorgervi, a tratti, una sorta di sfida in cui cimentarsi, perdendosi a poco a poco nella bellissima prosa di uno dei più grandi scrittori contemporanei, assaporandone fino in fondo ogni più piccolo particolare.


Consigliato a: coloro che amano la Letteratura con la L maiuscola e a chiunque voglia fare al conoscenza di uno degli esponenti di punta della letteratura israeliana contemporanea.


Voto: 7,5/10


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