Da
qualche mese ho scoperto Arto Paasilinna e devo dire che me lo sto gustando a
poco a poco. Giunto al terzo romanzo – dopo L’anno
della lepre e Il bosco delle volpi
– mi rendo conto di aver fatto la conoscenza di un autore ricco d’inventiva,
capace come pochi altri di catturare il lettore con le sue storie originali e
divertenti.
Questo
scrittore – che in Finlandia è ormai considerato di culto – riesce a farsi
apprezzare, soprattutto, per il suo travolgente senso dell’umorismo e per l’innata
capacità di raccontare sorridendo anche le vicende più drammatiche.
I veleni della dolce
Linnea
è un libro che mantiene in pieno le aspettative, facendoci conoscere un’immagine
della Finlandia di cui, probabilmente, non eravamo a conoscenza.
Ma
partiamo dalla trama…
La
vita tranquilla della ottantenne Linnea Ravaska, vedova di un colonnello, viene
turbata da un terzetto di mascalzoni che
ogni mese si presenta al suo casolare per estorcerle il denaro della pensione. Il
nipote Kauko ed i suoi scagnozzi non si accontentano però di derubarla;
distruggono e saccheggiano le sue proprietà senza che la povera donna abbia il
coraggio di ribellarsi.
Almeno fino al
giorno in cui il troppo è troppo…
Si
tratta di un romanzo leggero (ma tutt'altro che superficiale), ironico e dissacrante,
che riesce a metterci in contatto con una realtà scomoda, che mal si concilia
con territori che sono spesso rappresentati come paradisi di civiltà e di tolleranza.
Attingendo a piene mani ad un umorismo sottile e paradossale, Paasilinna
racconta la vicenda di un personaggio indimenticabile – la Collonnella Linnea –
che risulta istintivamente simpatica e per cui il lettore si trova sin dalle
prime pagine a tifare in maniera indefessa.
Unendo
le reminiscenze delle vecchie commedie hollywoodiane – prime tra tutte Arsenico e vecchi merletti e La signora omicidi – ad una buona dose
di umorismo nordico, aggiungendo una spruzzata del cinema di Kaurismaki e
condendo il tutto con una geniale inventiva, l’autore Finlandese ci regala un
libro piacevole ed accattivante, capace di divertire e di far riflettere allo stesso
tempo.
Consigliato
a: tutti gli amanti della letteratura nordica ed a coloro che amano le storie che riescono a conciliare humour e tragedie umane.
Voto:
7/10
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