giovedì 22 marzo 2018

Le Signore in Giallo - Terza parte: Resto del mondo



Con questo terzo ed ultimo articolo si conclude il nostro resoconto sulle donne del giallo.
Nella nostra ampia – e si spera esaustiva, pur essendo limitata ad un certo numero di scrittrici – esposizione abbiamo proceduto Come cerchi nell'acqua (citando un celebre noir del grande scrittore scozzese William McIlvanney, per rimanere in tema). Siamo partiti da un piccolo nucleo centrale, rappresentato dalle narratrici di casa nostra, per poi espanderci all'esterno, presentando le autrici più significative del vecchio continente. Ed ora, per terminare la nostra indagine, non ci resta che passare all'ultimo anello parlando delle crime writers extraeuropee: scelta assai complicata, poiché l’elenco delle Gialliste sparse in giro per il mondo è davvero interminabile.
Cercheremo di non fare torto a nessuno scegliendo alcune autrici di grande successo che, nel corso degli ultimi anni, sono diventate delle vere e proprie icone del genere.
Prima di inoltrarci nell'esposizione, però, è doveroso sottolineare per l’ennesima volta la prepotente ed inarrestabile ascesa di un movimento considerato a torto come “minore” (nonostante l’Autore più apprezzato di sempre sia una donna: Agatha Christie) che, passo dopo passo, ha rivoluzionato completamente le regole di un mondo editoriale forse un po’ troppo retrogrado e maschilista.
Ma non indugiamo oltre e procediamo.


1) Elizabeth George (1949): Di origine statunitense, laureata in psicologia, ha alle spalle un passato di insegnante alla scuola pubblica. La stampa si è dimostrata unanime nel considerarla la regina incontrastata del mystery. Nei suoi libri, che sono stati autentici best sellers, ha dimostrato uno straordinario talento: è riuscita a trascinare il giallo classico in una dimensione diversa, più articolata, ed in grado di analizzare tutta la gamma dei sentimenti umani. Il protagonista dei suoi romanzi è l’ispettore di Scotland Yard Thomas Lynley, aristocratico quanto perspicace. È stata insignita dei più importanti premi riservati al genere giallo, dall’Anthony Award all’Agatha Award.

2) Anne Perry (1938): Nonostante l’origine inglese, vogliamo considerare questa autrice come un prodotto del mondo nuovissimo, sottolineando l’impatto della Nuova Zelanda sulla sua carriera di scrittrice. Juliet Marion Hulme – questo il suo nome all'anagrafe – fu condannata in gioventù per omicidio: la vicenda è raccontata nel film Creature del cielo di Peter Jackson. Scontata la condanna assunse lo pseudonimo di Anne Perry per tagliare i ponti col passato e, da quel momento, cominciò una prolifica carriera letteraria incentrata su due serie divenute celeberrime: quella di Thomas Pitt e quella di William Monk. Nel 2009 l’associazione Malice Domestic l’ha insignita del Premio Agatha alla carriera.    

3) Patricia Cornwell (1956):  Americana di Miami, è una discendente di Harriet Beecher Stowe (l’autrice di La capanna dello zio Tom). Le sue storie poliziesche, supportate da un meticoloso ed accurato lavoro di ricerca, sono imperniate sulla figura del medico legale Kay Scarpetta, che affronta e risolve casi di omicidio con l’aiuto della nipote Lucy e del poliziotto Pete Marino. Autrice ormai ricca ed affermata (ha venduto milioni di copie in tutto il mondo), ha fondato la Cornwell Enterprise, molto attiva anche nel campo della beneficenza: vanno menzionate, al proposito, l’istituzione di una borsa di studio e la donazione di un’importante collezione di dipinti all’Università di Harvard.


4) Kathy Reichs (1948): Docente ed antropologa forense, originaria di Chicago, ha ottenuto un successo mondiale con i suoi thriller di genere medico. I suoi romanzi sono stati tradotti in più di trenta lingue: col primo di essi, Corpi freddi, ha vinto nel 1997 il Premio Arthur Ellis come migliore opera prima. Le tecniche di indagine indicate nei suoi racconti e la descrizione degli strumenti necessari alla loro attuazione sono tutt'altro che elementi di fantasia: costituiscono parte integrante dell’attività di antropologa della scrittrice. La protagonista delle sue opere, Temperance Brennan, ha ottenuto una fama a livello mondiale grazie alla serie TV Bones, giunta alla dodicesima stagione. 

5) Margaret Doody (1939): Canadese di nascita, docente di letteratura comparata presso l’Università di Notre Dame, alla fine degli anni settanta pubblicò un romanzo ed un racconto in cui il ruolo del protagonista era svolto dal filosofo Aristotele. Le opere, purtroppo, non riscossero grande consenso di pubblico e per lungo tempo la Doody interruppe l’attività di narratrice.
Nel 1999, però, i due volumi vennero ripubblicati ed ottennero un insperato successo, tanto da spingere l’autrice a proseguire la serie con nuovi romanzi. In questa originalissima serie, che costituisce un’insolita miscela di mistery e filosofia, facciamo la conoscenza di un inedito Aristotele nelle vesti di Sherlock Holmes.

6) Natsuo Kirino (1951): Pseudonimo di Mariko Hashioka, è senza ombra di dubbio la più importante autrice di romanzi gialli del Sol Levante. Ha raggiunto la notorietà con Le quattro casalinghe di Tokyo, pubblicato nel 1997, che è diventato un bestseller a livello internazionale oltre che un libro di culto. Le sue opere, basate su trame anticonvenzionali, rimandano spesso all'hard boiled americano e talvolta si accostano al genere horror. Allo stesso tempo, trattando la condizione delle classi inferiori e mettendo al centro della narrazione problemi rilevanti come il crimine e la prostituzione, possono essere annoverate nella categoria del cosiddetto Giallo sociale.

7) Mary Higgins Clark (1927): Newyorchese purosangue, ha pubblicato oltre quaranta romanzi. Ognuno di essi si è rivelato un successo strepitoso, tanto che tutti i suoi libri – compreso il primo – vengono periodicamente ristampati (è arrivata a superare le 300 milioni di copie). Ha dichiarato di trarre ispirazione dai fatti di cronaca realmente accaduti, sfruttando il DNA di un caso vero per poi lavorarci sopra con la sua innata ed invidiabile fantasia e dare il via alla costruzione di un racconto. Nelle sue trame mozzafiato non si riscontrano violenza esplicita o riferimenti sessuali: questi elementi vengono lasciati all'immaginazione del lettore. Ha firmato alcuni libri a quattro mani con la figlia minore, Carol, che ha seguito le orme della madre nel campo della letteratura mistery.


8) Tess Gerritsen (1953): Figlia di due immigrati cinesi, Terry Tom (questo è il suo nome all’anagrafe) è celebre grazie ai suoi intriganti medical-thriller e per la serie poliziesca che ha come protagoniste la detective Jane Rizzoli ed il medico legale  Maura Isles. I produttori televisivi si sono subito buttati su questa coppia tutta al femminile e ne hanno tratto una serie intitolata Rizzoli & Isles. È stata spesso paragonata – per similitudini di temi e personaggi – alla collega Patricia Corwell; ma, mentre la vena della creatrice di Kay Scarpetta si è un po’ inaridita nel corso degli anni, la Gerritsen ha dimostrato di avere più fiato e creatività.
I suoi libri, tradotti in più di trenta lingue, hanno venduto 30 milioni di copie in tutto il mondo.

9) Sue Grafton (1940): Statunitense di Louisville, figlia di un procuratore distrettuale che si dilettava nella scrittura  (il padre, Chip Grafton, ha pubblicato tre gialli negli anni quaranta), ha dovuto subire innumerevoli rifiuti dalle case editrici prima di vedere pubblicato il suo primo lavoro. Nel 1982 ha dato la svolta alla sua carriera pubblicando A come alibi, il capostipite della serie gialla definita Alfabeto misterioso, uscito con una tiratura iniziale di appena 7500 copie. La saga, imperniata sulla figura dell’investigatrice privata Kinsey Millhone, sembra non mostrare segni di stanchezza e continua ad avere uno straordinario successo: nel 2015 è giunta alla lettera X.

10) Karin Slaughter (1971):  Nata in Georgia ma trasferitasi ad Atlanta, è una delle esponenti di spicco della nuova crime fiction che spopola a livello internazionale. Fra i suoi romanzi è nota la serie che ha come protagonista Will Trent, inaugurata con il best seller L’ombra della verità.
I suoi libri sono caratterizzati da un grande senso del ritmo e da trame molto originali rispetto alla media del settore. L’arma nascosta  di questa scrittrice sembra essere la capacità di costruire scene di una violenza ed un impatto inimmaginabili, tali da far impallidire molti colleghi maschi, che la fanno talvolta accostare al genere horror tout court. È stata insignita per ben quattro volte del prestigioso Crimezone Thriller Award.

Come abbiamo sottolineato nei precedenti articoli, le eredi di “zia” Agatha si sono moltiplicate a vista d’occhio ed hanno donato un contributo fondamentale allo sviluppo ed  all'evoluzione della letteratura poliziesca, intesa nel senso più ampio del termine (comprensiva cioè di tutti i sottogeneri, dal noir al thriller, dal mistery psicologico all'hard-boiled).
Ci siamo così resi conto che il binomio “donne e brivido” funziona alla perfezione. Se un tempo eravamo propensi ad identificare la narrativa al femminile con alcuni classici stilemi – i sentimenti alla Bridget Jones o lo shopping della Kinsella – negli ultimi anni abbiamo dovuto ricrederci: il gentil sesso ha mostrato una straordinaria inclinazione nel raccontare storie infarcite di delitti e di misteri.
A conclusione di questa disamina, non possiamo fare altro che condividere un pensiero di Jean Baptiste Alphonse Karr: “La donna, nel paradiso terrestre, ha morso il frutto della conoscenza dieci minuti prima dell’uomo: da allora ha sempre conservato quei dieci minuti di vantaggio”


Nessun commento:

Posta un commento