Qualche settimana fa vi parlai del Giallo Svedese che, di fatto, si è dimostrato il propulsore per tutta la letteratura scandinava portando alla ribalta scrittori che hanno conquistato l’editoria a livello planetario. Questa volta è il turno del Krim norvegese: un movimento che, partendo da una posizione subalterna, quasi si trattasse di una sorta di fratello minore della crime-fiction Made in Sweden, ha avuto una crescita inarrestabile trasformandosi in una delle principali realtà nell'ambito della narrativa poliziesca.
Per dare visibilità ad un genere occorre un punto di
partenza: un personaggio carismatico che rivesta la duplice veste di iniziatore
e di innovatore all'interno di un panorama letterario inflazionato da troppi
epigoni dotati di scarsa originalità. Se in Svezia – come abbiamo visto – il
ruolo di caposcuola va attribuito a Stieg Larsson, il Giallo Norvegese deve la
sua straordinaria ascesa all'esplosione del fenomeno Jo Nesbø: uno scrittore di
indiscusso talento che, nel giro di pochi anni, è arrivato a contendere la
vetta delle classifiche di vendita ai più celebri autori statunitensi.
Dietro di lui ha avuto luogo una straordinaria fioritura di
autori che, seguendo le orme del maestro, si sono imposti a livello mondiale
giungendo a dare forza e consistenza ad una scuola ormai consolidata.
Se guardiamo il mercato italiano, nell'ultimo quinquennio
sono numerosi gli autori norvegesi che vi si sono conquistati un posto al sole.
Tre case editrici in particolare – Marsilio (con la collana GialloSvezia),
Einaudi ed Iperborea – hanno dimostrato un insolito acume editoriale, facendoci
prendere confidenza con autori precedentemente del tutto sconosciuti
all'esigente pubblico di casa nostra.
In questo articolo, come di consueto, concentreremo la
nostra attenzione sui 10 autori di spicco del Krim cercando, per quanto
possibile, di fornire un affresco abbastanza esaustivo dell’intero movimento.
1) Jo Nesbø (1960): Considerato tra i più grandi autori del
noir contemporaneo, deve il suo successo alla serie incentrata sul Harry Hole.
Si tratta di un personaggio forte e abile nelle indagini, ma scontroso ed
alcolista nella vita privata. La serie, cominciata nel 1997 con Il pipistrello,
è arrivata all’undicesimo romanzo e si è ricavata un vasto seguito di fan in tutto
il mondo. Le trame dei romanzi hanno una struttura davvero particolare: sono
composte da più plot, che si intrecciano nel corso della narrazione fino al
finale concitato e adrenalinico.
2) Anne Holt (1958): È una delle autrici più famose
dell’intera Scandinavia. Giornalista di successo ed avvocato, è stata Ministro
della Giustizia del governo norvegese per un biennio. Le trame dei suoi romanzi
sono accattivanti e ben costruite, con personaggi particolari, e riescono a
mantenere fino alla fine il dubbio sulla reale identità del colpevole. Tra le
sue opere più celebri vanno citate Quello che ti meriti e Non deve accadere.
3) Karin Fossum (1954): Dopo aver esordito con una raccolta
di poesie, si è fatta conoscere per i suoi romanzi polizieschi che hanno come
protagonista il commissario Konrad Sejer. Queste opere, tradotte in tutta
Europa, hanno riscosso il favore del pubblico ed hanno ispirato film e fiction
televisive. Dal libro Lo sguardo di uno sconosciuto, ripubblicato con il titolo
La ragazza del lago, è stato tratto il film diretto da Andrea Molaioli,
vincitore di ben dieci premi David di Donatello.
4) Kjell Ola Dahl (1958): Scrittore e sceneggiatore, è
considerato come il più raffinato tra gli autori di crime norvegesi. Il suo
successo è legato ai romanzi basati sui personaggi di Gunnarstranda e Frolich:
la serie, pubblicata in 14 paesi, ha ottenuto i più importanti riconoscimenti riservati
al thriller nordico, tra cui il rinomato Glass Key. Tra i suoi libri,
pubblicati nella collana GialloSvezia di Marsilio, vanno ricordati Un piccolo
anello d’oro e Il corpo di ghiaccio.
5) Thomas Enger (1973):
Con alle spalle un’intensa attività giornalistica, ha ideato i gialli
incentrati sulla figura del cronista Henning Juul, un uomo segnato dalle
cicatrici sul volto e nell'anima. Nei progetti dell’autore il personaggio
dovrebbe essere protagonista di una serie di 6 romanzi. Il primo libro, Morte
apparente, è stato premiato come il miglior esordio degli ultimi anni dalla
stampa scandinava ed è stato pubblicato in ben 17 paesi.
6) Gunnar Staalesen (1947): Dopo la laurea in filosofia, ha
lavorato nella sua città al teatro Nazionale. Molti suoi romanzi hanno per
protagonista il detective privato Varg Veum: uno degli investigatori più
emblematici del noir nordico, pieno di conflitti interiori e dotato di una
scanzonata ironia. Diversi suoi libri sono stati oggetto di una trasposizione
cinematografica. Tra le sue opere più importanti ricordiamo La donna nel frigo
e Tuo fino alla morte, tradotti in Italiano grazie allo straordinario fiuto di
Iperborea.
7) Vidar Sundstøl (1963): Dopo aver trascorso alcuni anni
negli stati Uniti ha scritto la cosiddetta Trilogia del Minnesota, pubblicata
in un unico volume da Einaudi nel 2015. La miniserie è composta dai romanzi La
terra dei sogni – inserito nell’elenco dei 25 migliori thriller norvegesi di
sempre –, I morti ed I corvi. Il protagonista, Lance Hansen, è una meticolosa
guardia forestale che, nell'incantevole paesaggio che avvolge il Lago
Superiore, riesce a ricostruire una lunga storia di delitti e legami di sangue
tra Scandinavia e Minnesota.
8) Samuel Bjørk (1969): Questo è lo pseudonimo di Frode Sander Øien, un poliedrico artista norvegese. Oltre ad essere un ottimo giallista, è infatti autore
di pièce teatrali, musicista e cantautore; ha inoltre curato la traduzione di alcune
delle opere di Shakespeare.
Ha ottenuto un eccezionale successo con La stagione degli
innocenti, a cui ha fatto seguito La stagione del sangue. I romanzi di Bjørk ruotano attorno ad una speciale
unità investigativa di cui fa parte il poliziotto Holger Munch, un veterano sovrappeso, solitario e appassionato di
enigmi.
9) Jorgen Brekke (1968): Nonostante gli studi scientifici è
sempre stato affascinato dalla scrittura, tanto da arrivare ad affiancare al
suo lavoro di infermiere quello di giornalista. Con il suo primo romanzo, La
biblioteca dell’anatomista, ha vinto il Premio Norli nel 2011 come miglior
romanzo d’esordio. Il protagonista della vicenda, Singsaker, tornerà nei
romanzi successivi, consigliati ad un pubblico che ama le storie un poco
truculente che affondano le radici nel passato.
10) Torkil Damhaug (1958): Dopo aver studiato letteratura e
antropologia si è dedicato agli studi in medicina ed ha lavorato come medico in
istituti psichiatrici. Il suo debutto è avvenuto nel lontano 1996, ma la
visibilità a livello internazionale è arrivata con il sesto romanzo: Il signore
del fuoco, di cui sono protagonisti il commissario Horvath ed il suo amico
giornalista Dan Levi. Il libro, che ha ottenuto il prestigioso premio
Rivertonprisen (2011), è stato pubblicato in Italia da Atmosphere.
Dopo questa rapida panoramica, possiamo finalmente fare il
punto della situazione.
Il mistery norvegese vanta una serie di caratteristiche
intrinseche che lo differenziano sensibilmente dalle altre tipologie di
thriller/noir europei.
Prima di tutto, dobbiamo parlare del connubio
clima-paesaggio. L’ambientazione scandinava rappresenta infatti lo sfondo
ideale per macabri delitti e complesse indagini poliziesche: gli inverni lunghi
ed oscuri, sferzati dal gelido vento del Nord, ci restituiscono un’atmosfera
capace di far presa sul più disincantato dei lettori.
Un altro elemento da tenere in dovuta considerazione è
rappresentato dalle tematiche sociali che, frequentemente, vengono trattate
all'interno della narrazione: razzismo, misoginia, diseguaglianze
socio-economiche sono argomenti che molto spesso fanno capolino all'interno
della trama gialla, donandole sostanza ed alcuni quarti di nobiltà.
Infine, non va sottaciuta l’importanza dei protagonisti dei
romanzi. Al di là della serialità, che permette al lettore di affezionarsi al
personaggio, i detective/poliziotti norvegesi – Harry Hole ne è l’esempio più
calzante – sono tormentati ed interiormente straziati: uomini tutt'altro che
perfetti, insomma, e che, proprio per questa loro innata umanità, risultano
credibili e simpatici agli occhi di un pubblico che non ha più voglia di eroi
indistruttibili e senza paura.
Gio*
Gli articoli relativi agli altri paesi scandinavi si trovano nella pagina della rubrica, che trovate cliccando sul mio nome (appena sopra).
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