venerdì 2 marzo 2018

Finlandia: i Giallisti della terra dei laghi



Dopo aver lungo girovagato tra fiordi, colline e zone costiere, concludiamo la nostra analisi del Giallo scandinavo occupandoci della Finlandia.
Questo paese, che in passato veniva considerato “una piccola patata sperduta lassù, nel lontano nord” (l'espressione è della scrittrice Rosa Liksom), sta vivendo un momento di grande fervore culturale: ogni anno si pubblicano tra i 13 e i 14.000 libri, di cui un terzo è costituito dalle novità (davvero un bel numero per un paese di appena cinque milioni di abitanti!) In mezzo a tutta questa effervescenza letteraria, poteva mancare il giallo/noir? Assolutamente no. La letteratura di genere, nella terra dei lapponi, ha seguito di pari passo il trend positivo, guadagnandosi a poco a poco una bella fetta di torta del mercato editoriale. 
Il poliziesco finlandese, se esaminato da vicino, dimostra profonde differenze rispetto alle altre scuole nordiche. I romanzi pubblicati ad Helsinki e dintorni sono meno concentrati sulla trama in confronto – ad esempio – alle opere danesi o svedesi. Sembrano, invece, avere una predisposizione particolare nella costruzione di sofisticate atmosfere e nella rappresentazione dei personaggi.
Purtroppo non sono moltissimi gli autori che sono stati pubblicati nel nostro paese. In questo articolo parleremo dei cinque narratori che, nel corso degli ultimi anni, sono riusciti a travalicare i confini nazionali fino ad avere una discreta eco a livello internazionale. Speriamo che altri scrittori riescano, in un futuro più o meno immediato, a seguire la strada da loro tracciata, facendo conoscere al mondo intero gli aspetti e le descrizioni di una terra profondamente diversa dalle altre. 
Terminato questo doveroso preambolo… possiamo partire!


1) Mika Waltari (1908-1979): Pur essendo conosciuto, soprattutto, per i suoi romanzi storici (va menzionato il celeberrimo Sinuhe l'egiziano, dal quale è stata tratta una versione cinematografica), ha fornito importanti contributi anche nel campo della crime-fiction.
Va ricordato, in particolare, Chi ha ucciso la signora Skrof: una straordinaria commedia nera di “delitto e castigo” di cui è protagonista il Commissario Palmu, un detective che in terra finnica è ormai divenuto personaggio di culto. Si tratta di un investigatore sagace ed intuitivo – quasi una via di mezzo tra Sherlock Holmes ed Hercule Poirot - dietro le cui riflessioni si celano l’ironia e la duttilità di Waltari: uno scrittore in grado di passare con nonchalance dai grandi affreschi storici al romanzo di genere, facendo comunque emergere leggerezza e umorismo. È molto importante, all'interno della trama, lo spietato ritratto della società finlandese: una enclave profondamente ossessionata dal denaro e malata fino al midollo di un bieco ed eccessivo perbenismo.


2) Matti Rönka (1959): Si tratta di un volto piuttosto noto della tv finlandese – è giornalista e reporter di Yle TV1 - che dalla fine del ventesimo secolo si è dedicato alla scrittura.
Il protagonista dei suoi romanzi è Vicktor Kärppä, un investigatore privato che vive e lavora a Helsinki. Essendo di origine russa ma naturalizzato finlandese, questo personaggio incarna alla perfezione il punto di "confine" tra buono-cattivo, giusto-sbagliato, russo-finlandese: tutte situazioni che si ripropongono all'interno della sua storia personale. Per questi motivi, la sua conoscenza di usi e costumi della spietata criminalità russa è notevole ed approfondita. 
I libri di Rönka sono noir malinconici, che raccontano con un linguaggio semplice e diretto gli aspetti più nascosti di una società malata, in cui assume particolare rilevanza il problema delle minoranze etniche. 
Tra le sue opere, pubblicate in Italia da Iperborea, ricordiamo L'uomo con la faccia da assassino e Fratello buono, fratello cattivo.


3) Reijo Mäki (1958): I libri di questo prolifico scrittore di gialli, purtroppo, non sono ancora stati tradotti in Italiano. Eppure in patria ha riscosso un notevole successo con la serie imperniata sulla figura del detective privato turco Jussi Vares. Questo originale private-eye ha conoscenze da entrambi i lati della barricata – siano essi poliziotti o criminali – e presta i suoi servizi da ambo le parti senza fare troppe domande… finché il compenso è buono.
Il primo romanzo con Vares è uscito nel lontano 1986 e, ad oggi, sono ben venticinque gli episodi pubblicati. Le vicende si svolgono nella città portuale di Turku e, spesso, compare nella trama il carcere di pubblica sicurezza di Kakola (oggi dismesso).
La Solar Films ha prodotto nove film basati sui romanzi con Vares, che hanno catturato il pubblico finlandese un po’ come Montalbano ha fatto con gli spettatori di casa nostra.






4) Jarkko Sipilä (1964): Oltre ad essere un ottimo scrittore, Sipilä è un noto giornalista televisivo, capo della sezione cronaca di MTV. Nel 2008 ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica con il libro Morte a Helsinki (pubblicato in Italia da Aliberti), con cui ha vinto il Premio Fiction di cronaca nera.
Questo romanzo rappresenta il punto di partenza di un fortunatissimo ciclo che ha per protagonista il commissario Takamaki, capo dell’unità crimini violenti. Le trame, ambientate nella Finlandia di oggi, hanno il merito di indagare a fondo la società contemporanea: razzismo, terrorismo e corruzione all’interno della polizia sono elementi spesso ricorrenti all'interno dei romanzi, che si collocano a metà strada tra il poliziesco classico ed il noir.
Dalla serie, giunta all'undicesimo episodio, è stata tratta una serie televisiva di successo. 

5) Kati Hiekkapelto (1970): Se la Svezia può contare su Camilla Lackberg e Liza Marklund, anche il giallo finlandese ha il vanto e la fortuna di possedere un’autrice di tutto rispetto: parliamo della brava Kati Hiekkapelto.
Dopo aver svolto l’attività di insegnante di sostegno, ha fatto il suo esordio nella narrativa di genere con Colibrì, il primo thriller di una trilogia (in Italia è stato pubblicato da Atmosphere), a cui ha fatto seguito Senza scampo. Protagonista della serie è Anna Fekete, una giovane detective di origine ungaro-serba, che svolge le sue indagini in una cittadina costiera del nord della Finlandia.
L’autrice possiede un evidente talento narrativo: la scrittura schietta e profonda ed i plot accuratamente preparati l’hanno fatta accostare, dalla critica, a mostri sacri del genere come il compianto Henning Mankell.
Una curiosità: la Hiekkapelto è anche un’eccellente musicista e ama esibirsi nei locali con una gruppo punk chiamato Parrakas nainen (in italiano: La donna barbuta). 

E siamo giunti al termine della nostra cavalcata attraverso l’Europa del Nord.
Il giallo finlandese, se paragonato ad altre realtà, vive ancora relegato in una sorta di limbo: in Italia deve la sua diffusione al coraggio di Iperborea e di pochi altri editori minori. 
Eppure gli elementi per far presa anche sul nostro pubblico ci sono: primo tra tutti quella straordinaria ambivalenza, capace di far coesistere – all'interno della medesima trama – elementi di leggerezza alla Kaurismaki (il più noto regista finlandese) con la suspense propria del thriller. 
Auspichiamo un’evoluzione di questa scuola, innovativa e promettente, affinché un bel giorno anche la Finlandia possa contare su un autore di rilievo – un Nesbo, un Mankell o un Adler-Olsen – in grado di dare la scossa ad un movimento che ha bisogno solo di un pochetto di convinzione per spiccare il volo verso le più alte cime del giallo/noir mondiale.

Gio*

Gli articoli relativi agli altri paesi scandinavi si trovano nella pagina della rubrica, che trovate cliccando sul mio nome (appena sopra).




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