“La mia seconda vita è quella di Furio Guerri, il mostro.”
Questo è l’incipit di un romanzo che, pur non rifuggendo dalla struttura tipica del giallo noir, racconta essenzialmente la storia di un dramma familiare. Nell'arco delle 250 pagine del libro assistiamo infatti alla disgregazione di equilibri in apparenza irreprensibili che, in un attimo di incertezza, si rivelano fragili ed inconsistenti.
La vicenda è narrata in prima persona dal protagonista, impeccabile rappresentante di un’azienda tipografica. Furio Guerri ha l’apparenza di un uomo distinto, realizzato ed in grado di ispirare fiducia. Col suo Duetto d’epoca percorre avanti e indietro la Toscana per soddisfare una clientela esigente e capricciosa, che riesce a tenere a bada grazie alla sua innata abilità di venditore. Ma non è tutto oro ciò che luccica…
Un rapido cambio di prospettiva e lo ritroviamo seduto su una panchina, impegnato a spiare le ragazzine di una scuola superiore. La sua attenzione si concentra su Caterina, la ragazzina più difficile e problematica della classe. Furio cercherà di avvicinarla in ogni modo: seducendone l’insegnante di sostegno, osservandola di nascosto ed entrando in contatto diretto con lei tramite una chat erotica.
Furio Guerri è davvero un mostro?
A questa domanda potremo rispondere solamente dopo aver letto l’ultima parte del romanzo. Niente però è come sembra…
Simi è un signor narratore, come dimostrano i recenti Cosa resta di noi e La ragazza sbagliata. Rispetto ad altri autori della sua generazione ha scelto la strada più difficile, evitando la riproposizione di personaggi seriali e ripartendo “da zero” ad ogni singolo romanzo: scelta che si è rivelata azzeccata (come dimostra lo Scerbanenco vinto nel 2015).
Scritto con grande abilità e sorretto da una trama solida e ben congegnata, La notte alle mie spalle gioca su due diversi piani narrativi: due strutture che si sorreggono a vicenda in un continuo alternarsi di personaggi e situazioni.
Giunti all'ultima pagina, ci si ritrova con un accenno di malinconia che non se ne vuole andare… e quando un libro riesce a toccare così nel profondo, merita di essere letto a prescindere.
Giunti all'ultima pagina, ci si ritrova con un accenno di malinconia che non se ne vuole andare… e quando un libro riesce a toccare così nel profondo, merita di essere letto a prescindere.
Consigliato a: coloro che vogliono leggere un noir atipico, in cui gli stilemi del genere sono utilizzati per raccontare drammi e storture della società contemporanea, ed a chi vuole fare la conoscenza di un narratore di indiscutibile talento.
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