Vi mancavano le nostre letture di coppia, dite la verità?
Trovare libri da leggere insieme non è mai facile, considerate le profonde divergenze di gusti... ma ogni tanto ci riusciamo.
Questa volta, la nostra scelta è ricaduta su un testo che, partendo in sordina, è stato un piccolo caso editoriale in giro per il mondo. Stiamo parlando di Storia del pinguino che tornò a nuotare di Tom Michell: un romanzo toccante e simpatico, basato su una storia realmente accaduta.
Trama:
Siamo nel Sudamerica degli anni settanta. Tom, professore d'inglese in una scuola di Buenos Aires, si sta godendo l'ultimo giorno di vacanza in Uruguay prima di tornare al lavoro. Del tutto inaspettatamente, scorge sulla spiaggia una colonia di pinguini ricoperti di petrolio ed ormai privi di vita. Avvicinandosi, si rende conto che uno di loro - l'unico tra centinaia - è sopravvissuto. Nonostante l'animale versi in cattive condizioni, Tom decide di provare a salvarlo: non senza difficoltà, riesce a strappare la bestiola alla morte.
Nel momento in cui il professore cerca di riportare il pinguino nel suo ambiente naturale, però, il piccolo e buffo uccello zampettante si rifiuta di entrare in acqua e comincia a seguirlo. Tom decide quindi di portare l'animaletto con sé a Buenos Aires.
Sarà l'inizio di una grande amicizia fra Tom e Juan Salvador il pinguino.
Mely:
Trattandosi di una storia vera, non la si può giudicare come se fosse un romanzo. I momenti teneri e divertenti si alternano ad altri piuttosto tristi.
La vicenda in sé sembrerebbe un po' banale, ma al suo interno scopriamo un sacco di cose interessanti: il rispetto per l'ambiente, l'amore per gli animali e il racconto di come gli stessi possano riuscire a cambiare il modo di vivere di un uomo. Le illustrazioni che separano i capitoli del romanzo sono molto carine.
Alcune parti, purtroppo, sono un po' lente, ma nel complesso mi è piaciuto.
Voto: 6,5/10
Gio:
Se fossi un insegnante non avrei dubbi: questa è una bella storia, tenera ed edificante, da far leggere ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni.
Il libro è estremamente scorrevole e sa alternare momenti divertenti ad altri molto tristi. La scrittura è asciutta e si fa apprezzare per la schiettezza con cui racconta una vicenda che, in fondo, non è altro che una metafora dell'esistenza: ovvero quanto sia importante il dare e il ricevere nel rapporto con gli altri.
Il ritratto dell'Argentina dei primi anni 70 - il periodo in cui si insediò il regime liberticida di Videla - si staglia sullo sfondo senza mai interferire troppo; la propensione a favore dell’ecologia e contro l’inquinamento ambientale è un elemento portante della trama, ed aiuta la storia ad uscire dall'angusto microcosmo rappresentato dal rapporto tra Tom e il suo amico pennuto.
Non sempre equilibrato tra le sue parti, è comunque un libro molto istruttivo, pregno di valori e di nobili sentimenti.
Voto: 7/10
Ed anche questa volta ce l'abbiamo fatta. Come giudizio conclusivo, stranamente, siamo quasi d'accordo (mezzo punto, in fondo...che cosa volete che sia?)
Grazie per l'attenzione... e arrivederci a una delle prossime letture di coppia.
Trama:
Siamo nel Sudamerica degli anni settanta. Tom, professore d'inglese in una scuola di Buenos Aires, si sta godendo l'ultimo giorno di vacanza in Uruguay prima di tornare al lavoro. Del tutto inaspettatamente, scorge sulla spiaggia una colonia di pinguini ricoperti di petrolio ed ormai privi di vita. Avvicinandosi, si rende conto che uno di loro - l'unico tra centinaia - è sopravvissuto. Nonostante l'animale versi in cattive condizioni, Tom decide di provare a salvarlo: non senza difficoltà, riesce a strappare la bestiola alla morte.
Nel momento in cui il professore cerca di riportare il pinguino nel suo ambiente naturale, però, il piccolo e buffo uccello zampettante si rifiuta di entrare in acqua e comincia a seguirlo. Tom decide quindi di portare l'animaletto con sé a Buenos Aires.
Sarà l'inizio di una grande amicizia fra Tom e Juan Salvador il pinguino.
Mely:
Trattandosi di una storia vera, non la si può giudicare come se fosse un romanzo. I momenti teneri e divertenti si alternano ad altri piuttosto tristi.
La vicenda in sé sembrerebbe un po' banale, ma al suo interno scopriamo un sacco di cose interessanti: il rispetto per l'ambiente, l'amore per gli animali e il racconto di come gli stessi possano riuscire a cambiare il modo di vivere di un uomo. Le illustrazioni che separano i capitoli del romanzo sono molto carine.
Alcune parti, purtroppo, sono un po' lente, ma nel complesso mi è piaciuto.
Voto: 6,5/10
Gio:
Se fossi un insegnante non avrei dubbi: questa è una bella storia, tenera ed edificante, da far leggere ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni.
Il libro è estremamente scorrevole e sa alternare momenti divertenti ad altri molto tristi. La scrittura è asciutta e si fa apprezzare per la schiettezza con cui racconta una vicenda che, in fondo, non è altro che una metafora dell'esistenza: ovvero quanto sia importante il dare e il ricevere nel rapporto con gli altri.
Il ritratto dell'Argentina dei primi anni 70 - il periodo in cui si insediò il regime liberticida di Videla - si staglia sullo sfondo senza mai interferire troppo; la propensione a favore dell’ecologia e contro l’inquinamento ambientale è un elemento portante della trama, ed aiuta la storia ad uscire dall'angusto microcosmo rappresentato dal rapporto tra Tom e il suo amico pennuto.
Non sempre equilibrato tra le sue parti, è comunque un libro molto istruttivo, pregno di valori e di nobili sentimenti.
Voto: 7/10
Ed anche questa volta ce l'abbiamo fatta. Come giudizio conclusivo, stranamente, siamo quasi d'accordo (mezzo punto, in fondo...che cosa volete che sia?)
Grazie per l'attenzione... e arrivederci a una delle prossime letture di coppia.
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