sabato 13 giugno 2020

La storia, Elsa Morante


La storia di Elsa Morante è un romanzo corale, toccante e palpitante, che possiede l'eterna attualità dei classici. Quando fu pubblicato, nel lontano 1974, fu fonte di interminabili polemiche da parte dell'intellighenzia, che bollò l'autrice come "patetica"; in realtà il libro spiazzava completamente le ideologie dell’epoca - tanto a destra quanto a sinistra - proponendo una visione del mondo "poetica" al di là di ogni convincimento politico o sociale. 
Ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, ci permette di vivere la storia del Novecento dall'interno, facendoci comprendere fino in fondo come gli eventi bellici abbiano influenzato l'esistenza della gente comune. 

Quest'opera rappresenta, prima di tutto, un poderoso affresco di un'epoca, percepita attraverso gli occhi degli indimenticabili protagonisti: una povera donna, ingenua al punto da risultare quasi sprovveduta, e i suoi due figli, lo scavezzacollo Nino e il piccolo Useppe, immensamente amato nonostante sia stato il frutto indesiderato di una violenza.
La Roma devastata dai bombardamenti, con le sue borgate periferiche piene di nuovi e vecchi poveri, viene descritta con assoluto realismo, che si mescola ad una straordinaria visione poetica.

La Storia con la “S” maiuscola - il macrosmo delle grandi potenze - divora e digerisce crudelmente tutte le storie singolari: il microcosmo in cui si muovono Iduzza Raimondo, detta Ida, e la sua progenie. 
Il quadro di riferimento è realistico e allo stesso tempo permeato di una forte carica sentimentale: la narrazione procede ricca di emozioni, con una tragicità talmente coinvolgente da risultare dolorosa. Ad emergere, col fluire delle pagine, è soprattutto una commovente e ineguagliabile storia d'amore: quella di una madre per i propri figli.
Elsa Morante utilizza un tono distaccato che però non è mai indifferente. Temi importanti come la guerra, la violenza e il mondo dell’infanzia vengono raccontati evitando ogni scoglio retorico e i momenti più drammatici - che nel romanzo non mancano affatto - sono descritti senza eccedere in sentimentalismo.
La visione storica dell'autrice non coincide però con la rassegnazione che scorgiamo in opere come I Malavoglia; i suoi personaggi, nonostante la tragica fatalità che accompagna le loro vite, sono mossi dal forte desiderio di riscatto umano di chi ha visto consumarsi una guerra insensata  e spietata. 
È impossibile non affezionarsi agli straordinari protagonisti de La storia: persone comuni, di un'umiltà rara, ma la cui dignità arriva sempre a superare povertà e rassegnazione. Tra di loro, risulta indimenticabile la figura del piccolo Useppe: uno dei personaggi più belli della letteratura italiana contemporanea.


Consigliato a: coloro che vogliono (ri)scoprire uno dei capolavori della letteratura italiana contemporanea ed a chiunque ami i romanzi capaci di fondere il microcosmo delle piccole vicende famigliari alla storia universale.


Voto: 8,5/10 


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