Il mistero del treno azzurro, pubblicato nel lontanissimo 1928, è il quinto romanzo di Agatha Christie con protagonista Hercule Poirot: il geniale e raffinato investigatore belga divenuto un mito per tutti i cultori del mistery.
L'ambientazione ferroviaria - su un lussuoso treno che unisce Londra alle assolate spiagge della Costa Azzurra - ci spinge a considerarlo come una sorta di "prova generale" prima della redazione di Assassinio sull'Orient Express, che uscirà qualche annetto dopo.
Partiamo, come sempre, dalla trama...
Siamo a bordo del treno azzurro, un mezzo sulle cui carrozze è possibile incontrare tutti i protagonisti del jet set internazionale: nobili europei, miliardari d'oltreoceano, ricche ereditiere ma anche celebri detective come Hercule Poirot.
Nel corso del viaggio, la giovane e fascinosa Ruth Kettering, figlia del miliardario Van Aldin e moglie infedele del nobile decaduto Lord Kettering, viene ritrovata strangolata nel suo scompartimento. La preziosa collana di rubini che aveva con sé risulta misteriosamente scomparsa. Toccherà a Poirot prendere in mano le redini dell'indagine per cercare di dissipare un enigma che pare più complicato che mai.
Si tratta di un giallo nel classico stile di Agatha Christie, pregno di quell'atmosfera tipicamente british che costituisce un marchio di fabbrica dell'autrice di Torquay. Il fatto che quest'opera sia stata inizialmente ideata come racconto e poi, successivamente, rimaneggiata fino a diventare un romanzo, non è congeniale al funzionamento della trama: la lettura risulta sicuramente scorrevole ma con un'evidente carenza di mordente.
Poirot è ancora un embrione di ciò che diventerà in seguito: il suo carattere risulta incompleto e non molto ben definito.
L'autrice, inoltre, effettua scelte narrative tutt'altro che felici: il frequente ricorso a espedienti narrativi abbastanza improbabili quali travestimenti o scambi di persona risulta abbastanza irritante (specialmente se si ha bene in mente ciò che la Christie produrrà negli anni successivi). Il fatto che l'esimio Poirot scopra il colpevole basandosi su esagerate intuizioni anziché su fatti concreti, inoltre, non ci aiuta ad apprezzare fino in fondo un romanzo che non è certo tra i migliori nella vasta produzione dell’autrice.
N.B. La Christie stessa definì Il mistero del treno azzurro come il suo peggior romanzo in assoluto... come darle torto?
Consigliato a: tutti i cultori del giallo classico, ricco di atmosfere e di personaggi carismatici, ed a chiunque ami le letture scorrevoli e leggere, che volano via come una piuma.
Voto: 6/10
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