venerdì 12 aprile 2019

Thérèse Raquin, Emile Zola



Raramente mi è capitato di affrontare una storia dall’atmosfera così cupa e claustrofobica come quella di Thérèse Raquin. Credo che Zola, con questo romanzo, abbia cercato di fornire al pubblico dell’epoca una sorta di “analisi sociale” del rimorso: ovvero quella crudele e dolorosa sensazione che attanaglia le esistenze dei due protagonisti, conducendoli verso un destino ineluttabile.

Thérèse Raquin rappresenta la lucida esposizione di un delitto (quasi) perfetto. Due amanti travolti da una cieca ed irrefrenabile passione - Thérèse e Laurent - diventano assassini per sbarazzarsi del marito di lei, rimanendo però stritolati dalla loro stessa macchinazione. Il trasporto carnale si trasformerà, a poco a poco, in paura ed egoismo: i due amanti diabolici, pur rimanendo sostanzialmente legati, cominceranno gradualmente ad allontanarsi maturando – ognuno per proprio conto - un vano quanto impossibile disegno di salvezza.

La trama del libro è piuttosto semplice: racconta la storia di un microcosmo pieno di tormenti ed insoddisfazioni, da cui i due protagonisti cercano di fuggire attraverso un’azione delittuosa. Thérèse e l’amante sono, alla fine dei conti, due personaggi da tragedia greca di cui Zola riesce a descrivere in maniera inarrivabile ogni singolo sentimento.
Costruendo una tensione palpabile e angosciante, che dal momento del delitto in avanti si sviluppa in maniera esponenziale, l’autore francese racconta l’insostenibile pesantezza di un crimine, scendendo nei più intimi recessi della follia di Thérèse e Laurent. Alla stregua di un entomologo che esamina da vicino le sue cavie di laboratorio, Zola va alla ricerca della verità nuda e cruda, compiendo un'indagine che è allo stesso sociologica e psicologica. Ne scaturisce un romanzo dallo stile essenziale, quasi clinico, in cui la storia è determinata dal susseguirsi di una serie di avvenimenti, tra loro incatenati in una logica di causa ed effetto.
Non sempre equilibrato tra le sue due parti – quella ante e quella post delitto – Thérèse Raquin rappresenta un classico del naturalismo francese; un libro in cui una vicenda piuttosto comune si sviluppa verso esiti imprevedibili assumendo, col passare delle pagine, delle venature da vero e proprio racconto horror.  


Consigliato a: coloro che vogliono riscoprire un classico della letteratura francese ed a chiunque ami le storie di “delitto e castigo” raccontate con precisione antropologica.


Voto: 7/10





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