domenica 28 aprile 2019

I quattro giusti, Edgar Wallace





È stata davvero un’ottima idea quella di festeggiare i novant’anni del Giallo Mondadori con una collana, innovativa sia nel formato sia nella grafica di copertina, in cui verranno alternati inediti di famosi giallisti italiani (il primo è Andrea Camilleri) a ristampe di grandi autori.
Non si poteva iniziare meglio di così: tra le prime uscite troviamo infatti I quattro giusti, l’opera prima di Edgar Wallace, che all’epoca della pubblicazione (1905) regalò all’autore britannico un successo fulminante, dando il via ad una straordinaria carriera.

Nel romanzo vengono narrate le gesta di quattro implacabili vendicatori – che in realtà sono insospettabili personaggi dell'alta società – il cui compito è quello di catturare e punire i malfattori.
In questo primo episodio – nel corso degli anni, ne seguiranno parecchi altri – i quattro protagonisti indirizzano la loro attenzione verso Sir Philip Ramon, Ministro degli Esteri del Governo Britannico. Il politico, tenace ed ostinato, vorrebbe introdurre una legge liberticida, attraverso cui gli esuli che hanno trovato rifugio nel Regno Unito verrebbero rispediti al paese d’origine, pronti per diventare vittime dei vigenti regimi totalitari.
I quattro giustizieri hanno pubblicamente manifestato l'intenzione di uccidere Sir Philip, nel caso costui non tornasse sui suoi passi, bloccando l’approvazione della legge.
Il ministro, messo sotto la protezione di Scotland Yard, non sembra dell’idea di fare marcia indietro. Riusciranno le forze di polizia a salvare lo statista dalla mano dei quattro misteriosi vendicatori?

Questo libro è uno dei classici della letteratura gialla inglese. Ambientato nella Londra di inizio Novecento, ci propone l’immagine di una città pulsante, in perenne movimento, in cui i giornali e le forze di polizia rappresentano i veri e propri protagonisti sulla scena mondana.
Nonostante questo libro non sia invecchiato troppo bene – scrittura, caratterizzazioni e sviluppo degli snodi narrativi appaiono un po’ datati – merita comunque di essere letto anche dal pubblico delle nuove generazioni.
Sostenuto da un ritmo notevole, coinvolgente e ben congegnato, quest’opera rappresenta una chicca del genere: una lettura scorrevole e avvolgente, in grado di soddisfare sia gli appassionati del giallo classico sia quella del lettore medio, alla ricerca di un testo veloce da leggere nel corso di un week end.


Consigliato a: chiunque voglia fare la conoscenza di uno dei padri del giallo ed a chiunque ami le atmosfere - torbide ed intriganti ma pur sempre fascinose - della Londra di inizio Novecento.


Voto: 7,5/10



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