giovedì 4 febbraio 2021

Il caso Tony Veitch, William McIlvanney


Il caso Tony Veitch è il secondo volume della trilogia imperniata sulle indagini di Jack Laidlaw: una serie che ha cambiato per sempre il volto della narrativa scozzese.
L'autore, William McIlvanney - definito da The Telegraph "uno dei 50 giallisti da leggere prima di morire" - è universalmente conosciuto come il papà del cosiddetto Tartan Noir ed è considerato un maestro nell'ambito della letteratura poliziesca, tanto che lo stesso Ian Rankin ha ammesso che difficilmente sarebbe diventato uno scrittore di gialli senza l'influsso del predecessore. 
La particolarità dell'autore consiste nella straordinaria capacità di prestare attenzione alla società circostante ma, al tempo stesso, di descrivere l'io più profondo dell'individuo.
Partiamo, come al solito, dalla trama...

Eck Adamson, un vagabondo alcolizzato in fin di vita, convoca Laidlaw - l'unico poliziotto di Glasgow che si sarebbe preso la briga di rispondere - per rivelargli uno stravagante messaggio. 
L'ispettore intravede nella comunicazione piuttosto criptica del povero Eck alcuni indizi riguardanti l'omicidio di un delinquente e la contemporanea sparizione di un giovane studente di nome Tony Veitch. Con l'integrità che gli è solita Laidlaw si butterà anima e corpo nel caso, arrivando ben presto a scoprire una linea di corruzione che partendo dal vertice si espande verso il basso della società.

Questo noir esistenziale, ambientato in una Glasgow sulfurea e violenta, è strutturato su una trama tutt'altro che lineare, che prende una strada diversa da quella che il lettore sarebbe inizialmente indotto ad aspettarsi. Ci troviamo infatti di fronte ad un'indagine "a tre vie": su omicidi, corruzione e relazioni interpersonali fittizie.
Laidlaw, il protagonista, è eccentrico, taciturno e distillatore di paradossi; una sorta di investigatore/pensatore che narrativamente ricorda Philip Marlowe e che vaga attraverso le strade oscure e ingenerose di Glasgow sospinto dall'inarrestabile bisogno di far prevalere la giustizia.
Il caso Tony Veitch è un romanzo filosofico ma al tempo stesso oscuramente umoristico. Non è sicuramente adatto per coloro che sono alla ricerca di un semplice passatempo: questo libro richiede una partecipazione attiva da parte del lettore, trattandosi una lettura impegnativa che può essere altamente gratificante.
La qualità della scrittura di McIlvanney è difficilmente superabile; la sua capacità di descrivere la società scozzese risulta encomiabile. Unico appunto: una sforbiciata al numero dei personaggi - forse eccessivo - avrebbe giovato sicuramente all'impianto narrativo.


Consigliato: a coloro che non sono ancora convinti che un libro poliziesco possa rivelarsi come alta letteratura e a chiunque voglia fare la conoscenza di uno dei migliori giallisti della fine del secolo scorso. 


Voto: 7,5/10


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