lunedì 21 dicembre 2020

L'uomo con la faccia da assassino, Matti Rönkä


Matti Rönkä è un volto noto della televisione finlandese –  già giornalista e reporter di Yle TV1 - che ad un certo punto della carriera ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Il protagonista dei suoi romanzi, Viktor Kärppä, è un personaggio che incarna alla perfezione la zona d'ombra che intercorre tra "buono" e "cattivo", giusto e sbagliato, russo e finlandese: tutte situazioni che si ripropongono all'interno della sua storia personale. Proprio per questi motivi, la sua conoscenza della spietata criminalità russa è notevole ed approfondita. 
L'uomo con la faccia da assassino è il primo volume di una serie che in patria ha riscosso un notevole successo di pubblico, tanto da essere oggetto di una trasposizione televisiva.
Partiamo, come sempre, dalla trama. 

Viktor Kärppä è una sorta di detective privato di origine russa ma naturalizzato finlandese che vive ai confini della legge. Oltre a comuni indagini private, è solito sbrigare qualche lavoretto per la mafia russa di Helsinki. Quando gli viene commissionato l'incarico di ritrovare Sirje, la giovane moglie del libraio Aarne Larsson, tutto farebbe pensare a un compito di ordinaria amministrazione. Viktor scoprirà che Sirje non è una donna qualunque: è la sorella del trafficante estone Lillepuu, soprannominato "il terrore del Baltico". 
L'indagine diventerà così più complicata del previsto e il passato sovietico tornerà ben presto a presentargli il conto. 

Il protagonista di questo romanzo - Viktor Kärppä - è una sorta di Alligatore in salsa finlandese. Sono numerosi i punti in comune col personaggio ideato da Massimo Carlotto: al di là del fatto di esercitare la professione in maniera semiclandestina e del muoversi sul sottile crinale che separa la legalità dal crimine, vanno sottolineate la malinconia di fondo che pervade il racconto e la capacità di utilizzare il noir per evidenziare gli aspetti nascosti di una società malata in cui assume notevole rilevanza il problema delle minoranze etniche. 
Rönkä, probabilmente, è riuscito a fornire una nuova prospettiva alla letteratura poliziesca nordica, trascinandola al di fuori del solito contesto "crimine-soluzione" per farne quasi uno strumento sociologico: l'ambientazione si alterna infatti tra Helsinki e la Carelia, una delle zone più "calde" del mondo nonché terra di confine tra civiltà che devono imparare a convivere.
La scrittura è semplice e diretta, in grado di costruire atmosfere "fredde" non soltanto per ciò che riguarda la temperatura. La psicologia dei personaggi, purtroppo, non risulta troppo approfondita; speriamo che nei successivi romanzi che compongono la serie Rönkä riesca a dare più sostanza a Viktor e alle figure che gli gravitano intorno.


Consigliato a: coloro che vogliono fare la conoscenza di un insolito detective russo-finlandese e a chiunque apprezzi l'hard-boiled, questa volta collocato in una particolare ma affascinante ambientazione nordica.


Voto: 7/10


Gio     




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