In Anatomia di un istante - così come aveva già fatto nel precedente romanzo sulla guerra civile, Soldati di Salamina - Javier Cercas ha esaminato un momento chiave della storia spagnola contemporanea: il tentativo di colpo di stato del 23 febbraio 1981 che è di fatto l'unico golpe mai catturato dal mezzo televisivo mentre questo stava accadendo (il che, come sostiene lo stesso autore, "garantiva sia la sua realtà che la sua irrealtà").
“Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento: quello in cui l’uomo sa per sempre chi è”.
Proprio partendo da questa considerazione di Jorge Luis Borges, Cercas rinuncia del tutto (o quasi) alla fiction per raccontare i fatti nudi e crudi; quelli che si verificarono dal momento in cui il colonnello Tejero entrò armato nel parlamento di Madrid.
Ciò che l'autore scorge in quell'istante - mentre le pallottole fischiavano nell'aria e i parlamentari si rintanavano sotto i banchi come bestie smarrite - è la reazione di tre uomini: il primo ministro Adolfo Suàrez, il tenente generale Gutiérrez Mellado e il segretario del partito comunista Santiago Carillo; tre personaggi che, pur essendo sicuramente ascrivibili a valori diversi (talvolta addirittura contrastanti), rimasero seduti sul loro scranno a sfidare il golpe imminente.
Quel gesto - diretta conseguenza del retroterra personale e politico dei personaggi - diventa così il punto di partenza attraverso cui analizzare le vicende - passate, presenti e future - di un Paese approdato alla democrazia dopo lunghi anni trascorsi sotto il Franchismo.
Una perfetta ricostruzione storica. Sarebbe errato sostenere che quest'opera costituisca un ibrido tra il resoconto puntuale dei fatti e la storia romanzata; questo libro è, in realtà, una cronaca scritta in forma di saggio, supportata da uno stile avvincente, in cui lo scrittore si addentra in un'indagine psicologica degli interpreti di un momento topico della storia spagnola.
A metà strada tra l'inchiesta giornalistica e la riflessione storica, Anatomia di un istante racconta con accuratezza gli avvenimenti di quelle lunghe ore in cui il mondo intero rimase col fiato sospeso, utilizzando quel preciso momento come una sorta di "spioncino" attraverso cui si può contemplare un'epoca e un paese.
Con una notevole abilità nella gestione delle fonti documentarie e una padronanza assoluta della narrazione, Cercas riesce così a ricostruire la cronaca di una giornata memorabile per l'avvenire della Spagna contemporanea.
Consigliato a: coloro che amano la storia, raccontata magari con le modalità e gli strumenti del romanzo, ma assolutamente fedele e attendibile per ciò che concerne spirito, impatto emotivo e gestione delle fonti documentali.
Voto: 8/10
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