venerdì 25 settembre 2020

Tempo di seconda mano, Svetlana Aleksievič

 

"La vita in Russia dopo il crollo del comunismo".
Non poteva esserci sottotitolo più adatto a questo libro che, con fervore giornalistico e onestà intellettuale, racconta la storia di un insolito viaggio: quello all'interno di un Paese che un tempo era stato grande ma che col crollo del regime si ritrova smarrito di fronte alla propria incapacità di adeguarsi ad un nuovo modo di vivere.

Nel corso del sua lunga carriera di cronista Svetlana Aleksievič ha seguito i principali eventi dell'URSS nella seconda metà del Ventesimo secolo: dalla guerra in Afghanistan al disastro di Černobyl (già raccontato in un altro celebre libro) fino ad arrivare alle problematiche socio/economiche verificatesi dopo il dissolvimento del totalitarismo. 
La difficile e problematica rinascita di una "Nuova Russia" è il fulcro di quest'opera in cui l'autrice - Premio nobel per la Letteratura 2015 - è riuscita a raccontare, attraverso le parole di uomini e donne qualunque, il dramma delle "piccole persone": coloro che dopo aver partecipato alla Grande Utopia Comunista per settant'anni, si sono ritrovati come pesci fuor d'acqua, del tutto incapaci di scendere a patti con la nuova complessa realtà. 

La lettura di Tempo di seconda mano non è per niente facile: richiede tempo ed attenzione. Non è solamente una questione di lunghezza - siamo quasi a quota 800 pagine - ma un qualcosa strettamente legato alla sua conformazione: ci troviamo di fronte a una cacofonia di voci che avvolgono il lettore; ad una  miriade di diversi punti di vista, apparentemente inconciliabili, che solo letti nel loro complesso riescono a restituire un quadro di insieme denso di significati.   
Mediante questo flusso inarrestabile, la Russia post-comunista viene rappresentata alla stregua di un fiume che è riemerso – quasi si trattasse di un fenomeno carsico – dalle macerie materiali e spirituali della storia sovietica recente
Il libro è stato evidentemente costruito attraverso uno straordinario e impegnativo lavoro di ricerca; riesce efficacemente nell'intento di raccontare ai lettori di tutto il mondo la fine di un impero che è stato sostituito da un qualcosa di completamente diverso: una nazione che, come un magma in ebollizione, fatica a trovare il proprio punto di equilibrio. 
L'autrice, al di là di tutto, si fa degna portavoce di quanto reperito/registrato/annotato nelle svariate interviste realizzate nel corso degli anni, trasmettendoci le diverse idee e opinioni di tutti coloro che hanno vissuto sulla propria pelle uno sconvolgimento storico/sociale davvero epocale. 


Consigliato a: coloro che vogliono comprendere a fondo la Russia di ieri e di oggi ed a chiunque ami i "libri intervista", capaci di ricostruire un mondo intero attraverso le parole dei singoli individui che ne fanno parte.


Voto: 7,5/10 


Nessun commento:

Posta un commento