"Conoscere Rodolfo Walsh", ha scritto Massimo Carlotto nella prefazione al volume, "è, per un lettore, un'avventura straordinaria. E questi tre racconti sono il miglior modo per entrare in sintonia con il suo universo narrativo".
Rodolfo Walsh, prima di essere un grande scrittore e giornalista, è stato senza dubbio un eroe civile: un attivista per la democrazia ed i diritti umani, capace di usare la penna come una spada e di sacrificare la propria vita nella lotta contro il regime dittatoriale di Videla.
In questo volume sono raccolti tre racconti polizieschi, in cui l'autore - per utilizzare le sue stesse parole - ha cercato di “raccontare la realtà di paesi feriti e di sogni infranti”. I titoli dei brani sono:
- L'avventura delle bozze
- Variazioni in rosso
- Assassinio a distanza
Si tratta di tre storie che hanno come protagonista Daniel Hernandez, un umile correttore di bozze che si improvvisa investigatore. Grazie all'accuratezza e alla meticolosità delle proprie osservazioni, il "detective per caso" riesce a risolvere tutti i casi in cui, volente o nolente, si ritrova coinvolto.
Walsh si inserisce, a suo modo, in quel filone di narrativa poliziesca inaugurata da Jorge Luis Borges; a differenza del predecessore, però, si allontana dal giallo a carattere metafisico, avvicinandosi piuttosto ai classici del mistery inglese di fine Ottocento/inizio Novecento: quel tipo di letteratura che si rifa, più o meno esplicitamente, all'indagine di tipo razionale. Troviamo infatti, all'interno dei racconti, elementi come piantine di case o tabelle di orari ferroviari, che riportano alla mente grandi del genere come John Dickson Carr o Ellery Queen.
E così come accade nei gialli di solida matrice classica, troviamo un poliziotto un po' sbruffone che sbaglia sempre ed il modesto correttore di bozze Daniel - uno di quei personaggi che hanno come mantra l'aspirazione alla verità - che riesce a superarlo in acume e destrezza, risolvendo l'indagine in maniera a dir poco geniale.
I tre racconti, godibilissimi, si distinguono - oltre che per la qualità narrativa - anche per l'ottimo congegno della trama; assistiamo così, pagina dopo pagina, ad un fluido ed avvincente dipanarsi di teorie, di supposizioni e di ipotesi perfettamente mescolate che condurranno, alla fine, all'esaustiva risoluzione dell'enigma.
Certo, in alcuni casi la conclusione può forse apparire un po' ovvia ed essere intuita in anticipo dal lettore più navigato. Seguire l'analisi condotta dal brillante Hernandez, però, è sempre un qualcosa di decisamente stimolante.
Consigliato a: coloro che vogliono fare la conoscenza di uno dei più brillanti scrittori argentini del Novecento, in una delle sue brevi escursioni all'interno della letteratura gialla, ed a chiunque adori i mistery di solida matrice classica.
Voto: 7,5/10
Rodolfo Walsh, prima di essere un grande scrittore e giornalista, è stato senza dubbio un eroe civile: un attivista per la democrazia ed i diritti umani, capace di usare la penna come una spada e di sacrificare la propria vita nella lotta contro il regime dittatoriale di Videla.
In questo volume sono raccolti tre racconti polizieschi, in cui l'autore - per utilizzare le sue stesse parole - ha cercato di “raccontare la realtà di paesi feriti e di sogni infranti”. I titoli dei brani sono:
- L'avventura delle bozze
- Variazioni in rosso
- Assassinio a distanza
Si tratta di tre storie che hanno come protagonista Daniel Hernandez, un umile correttore di bozze che si improvvisa investigatore. Grazie all'accuratezza e alla meticolosità delle proprie osservazioni, il "detective per caso" riesce a risolvere tutti i casi in cui, volente o nolente, si ritrova coinvolto.
Walsh si inserisce, a suo modo, in quel filone di narrativa poliziesca inaugurata da Jorge Luis Borges; a differenza del predecessore, però, si allontana dal giallo a carattere metafisico, avvicinandosi piuttosto ai classici del mistery inglese di fine Ottocento/inizio Novecento: quel tipo di letteratura che si rifa, più o meno esplicitamente, all'indagine di tipo razionale. Troviamo infatti, all'interno dei racconti, elementi come piantine di case o tabelle di orari ferroviari, che riportano alla mente grandi del genere come John Dickson Carr o Ellery Queen.
E così come accade nei gialli di solida matrice classica, troviamo un poliziotto un po' sbruffone che sbaglia sempre ed il modesto correttore di bozze Daniel - uno di quei personaggi che hanno come mantra l'aspirazione alla verità - che riesce a superarlo in acume e destrezza, risolvendo l'indagine in maniera a dir poco geniale.
I tre racconti, godibilissimi, si distinguono - oltre che per la qualità narrativa - anche per l'ottimo congegno della trama; assistiamo così, pagina dopo pagina, ad un fluido ed avvincente dipanarsi di teorie, di supposizioni e di ipotesi perfettamente mescolate che condurranno, alla fine, all'esaustiva risoluzione dell'enigma.
Certo, in alcuni casi la conclusione può forse apparire un po' ovvia ed essere intuita in anticipo dal lettore più navigato. Seguire l'analisi condotta dal brillante Hernandez, però, è sempre un qualcosa di decisamente stimolante.
Consigliato a: coloro che vogliono fare la conoscenza di uno dei più brillanti scrittori argentini del Novecento, in una delle sue brevi escursioni all'interno della letteratura gialla, ed a chiunque adori i mistery di solida matrice classica.
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