Buongiorno, cari lettori!
Scusate la poca costanza nell'ultimo periodo, ma ormai mancano davvero pochi giorni al matrimonio e siamo entrambi presissimi per ultimare i preparativi.
Oggi, però, sono qui a parlarvi della serie minore scritta qualche annetto fa dall'ormai famosissimo Don Winslow: quella con protagonista il giovane Neal Carey.
- London Underground
- China Girl
- Nevada Connection
- Lady Las Vegas
- Palm Desert
Prima di cominciare, vorrei fare i complimenti ad Einaudi per la scelta delle copertine e dei titoli, che richiamano sempre delle città mantenendo così un filo logico.
Ma adesso entriamo nel vivo del post!
Neal è un giovanotto che a dodici anni, nel tentativo di prendere qualche soldo per pagarsi del cibo, ha derubato la persona sbagliata. Risultato? Beh... è stato tirato via dalla strada, è stato istruito e gli è stato offerto un lavoro come investigatore privato in un'organizzazione molto importante: gli Amici di Famiglia.
Il ragazzo ama la letteratura e vorrebbe lasciare tutto per finire gli studi in pace e poter diventare insegnante di inglese, tuttavia... quando il lavoro chiama, non può che rispondere.
Gli schemi delle storie e i casi di cui si occupa il protagonista sono abbastanza simili nei romanzi: tutti si presentano come "lavoretti da niente" (trovare/riportare a casa qualcuno) e invece diventano guai grossi, tra una fuga e l'altra entrano in gioco anche gli ormoni, arriva una serie di colpi di scena e tutto si risolve per il meglio (più o meno).
Nonostante le somiglianze, le trame sono comunque coinvolgenti, la scrittura è scorrevolissima e i personaggi sono meravigliosi: personalmente sono arrivata al termine dell'ultimo volume con una tristezza infinita perché già sentivo la mancanza di Neal, Graham e un pochino anche di Ed.
Ecco, se dovessi trovare un punto negativo, direi che non ho apprezzato la scelta dell'autore per la piega che ha fatto prendere alla sfera amorosa di Neal... riconosco che è perfetta per far chiudere il cerchio, tuttavia avrei preferito una cosa diversa.
La serie mi è piaciuta molto perché i toni ironici non mancano mai e ho sentito delle affinità col protagonista: come me, ama starsene tranquillo per i fatti suoi, possibilmente a leggere, e si innervosisce quando arriva qualcuno a scombussolare lo stato di quiete.
Devo dire che se devo fare un confronto con Il potere del cane, che pure mi era piaciuto, preferisco di gran lunga questi libri, sia perché sono riuscita a seguire meglio il filo del discorso sia perché anche nelle situazioni più cariche le scene restano più tranquille rispetto a quelle della trilogia di Art Keller: questo per alcuni può sembrare un punto a sfavore ma per me è una cosa assolutamente positiva perché mi ha permesso di leggere in tranquillità, con piacere, senza rischiare di rimanere troppo sconvolta e fare incubi a causa di scene troppo forti (cosa che invece mi era successa con l'altro libro!).
...e poi, sinceramente, Neal mi è anche più simpatico! 😂
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