lunedì 15 luglio 2019

Il ragazzo, Marcus Malte





“Questo romanzo è un meteorite caduto nelle aiuole del mondo letterario” ha sancito la giuria del Prix Femina, che lo ha insignito di uno più ambiti premi della cultura d’oltralpe. Un giudizio assolutamente condivisibile.    
Personalmente, definirei Il ragazzo di Marcus Malte come uno dei libri più sorprendenti degli ultimi anni. Si tratta di un gioiello della narrativa contemporanea, capace di lasciare il lettore senza parole: uno strano “contrappasso”, specialmente se si considera che il protagonista è un giovane che si abbandona al silenzio e viene essenzialmente raccontato attraverso le parole degli altri personaggi.

Siamo agli inizi del Novecento, nelle campagne della Francia meridionale. Un ragazzo senza nome, che non ha mai incontrato altri esseri umani all’infuori della madre, dopo la morte della donna si mette in cammino alla scoperta del mondo.
Nel suo lungo percorso girerà la Francia insieme al lottatore-filosofo Brabek, scoprirà i segreti dell’amore grazie a Emma, verrà catapultato nella truce barbarie della guerra ed alla fine, riconquistata la purezza originale, tornerà a percepire il ricordo della madre e l’irresistibile  richiamo del mare.

Siamo al cospetto di un affresco di oltre 500 pagine che si colloca sullo sfondo di un mondo in rivolta come quello di inizio ventesimo secolo. La scelta di utilizzare come protagonista un eroe muto - una sorta di ragazzo selvaggio vicino allo stato di natura (Truffaut docet) - permette all’autore di raffigurare una straordinaria metafora dell'uomo moderno e della sua solitudine.
Marcus Malte, con la sua abilità di narratore, riesce a farci penetrare nell’esistenza, nelle esperienze e nelle emozioni di un personaggio che rimane nell’anima, soprattutto per la sua capacità di osservare il mondo per la prima volta, assorbendone gli elementi essenziali come una spugna fa con l’acqua di un bacile.
La scrittura è notevole. Muta spesso registro per adattarsi alle circostanze della trama, dimostrandosi a volte lirica e fluttuante, in altri momenti amara e violenta.
Il ragazzo potrebbe essere considerato come l'ultimo vero “romanzo di iniziazione”: un’opera che ci fa osservare da vicino la purezza dell'amore, che ci fa sopportare il peggio quando il giovane partecipa al primo conflitto mondiale e che si evolve attraverso il cambiamento che sconvolge l’esistenza del personaggio principale, con il suo bagaglio di emozioni, di tenerezza e di furia cieca.


Consigliato a: coloro che vogliono fare la conoscenza di una delle opere più sorprendenti degli ultimi anni… ed ho detto tutto!


Voto: 8,5/10




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