martedì 30 maggio 2023

Dorothy L. Sayers... L'anti-Christie

Questa volta vi parlerò di una scrittrice di gialli, un’autrice che è giusto annoverare tra le migliori di sempre nell’ambito del poliziesco classico: Dorothy L. Sayers.
Grazie all’acume dell'editore Polillo, che sta pian piano ripubblicando i suoi testi, ho recentemente recuperato due dei suoi romanzi più celebri: Il segreto delle campane e Lord Peter e l’altro. Due opere che, pur essendo indubbiamente ascrivibili al genere crime-fiction, sono state inserite dall’insigne critico Peter Boxall nel volume 1001 libri da leggere prima di morire (e scusate se è poco!)
Cosa se ne deduce? Che la vecchia Dorothy fu, probabilmente, uno dei primi autori di genere a fuoruscire dagli angusti e talvolta limitativi territori del mystery per approdare a un impianto narrativo più evoluto e maturo, che numerosi esperti hanno considerato come letteratura tout-court.


La Sayers è celebre soprattutto per i suoi romanzi, ambientati tra i due conflitti mondiali, imperniati sul personaggio di Lord Peter Wimsey: un curioso aristocratico e detective dilettante, che ricorda vagamente il Bertie Wooster di P.G. Wodehouse. .
Dopo l’esordio, avvenuto nel 1923 con Il cadavere sconosciuto, la scrittrice pubblicò altri undici romanzi e cinque raccolte di racconti, tutti con lo stesso affascinante protagonista. Giunta all’apice della fama, nel 1938 abbandonò l’attività di giallista, senza terminare il suo ultimo romanzo.
Ed ora è il momento di parlarvi dei due romanzi che ho letto:

Il segreto delle campane:
A causa di un guasto alla propria autovettura, Lord Wimsey si trova inaspettatamente a transitare nella pianura paludosa dei Fens, a Fenchurch St. Paul: un paesino sferzato dal vento e celebre per la sua antica chiesa, dove si svolgono straordinari concerti di campane. Nel piccolo cimitero dirimpetto alla chiesa viene rinvenuto, all’interno di una tomba appartenente a un altro defunto, il corpo di un uomo dal volto sfigurato. Nessuno è in grado di stabilire l’identità della vittima né di spiegare come mai quel cadavere sia finito in quel posto. A questo punto, al rettore non resterà altra soluzione che chiedere aiuto a Lord Wimsey.



Lord Peter e l’altro:
La Pym’s Publicity, nota agenzia operante in campo pubblicitario, assume un nuovo dipendente di nome Death Bredon. Il suo predecessore, tale Victor Dean, è deceduto cadendo dalle scale a chiocciola degli uffici londinesi. Bredon, però, non si limita a ideare geniali campagne pubblicitarie: osserva con occhio attento i colleghi che lo circondano e come si muovono nell’ambiente circostante. Sotto il nom de plume di Bredon si nasconde, infatti il nostro Lord Wimsey. Ha avuto l’incarico dal titolare dell’agenzia di indagare sul decesso del dipendente, avvenuto in circostanze oltre modo sospette.


Dorothy L. Sayers fu un’autrice sofisticata, dotata di grande cultura e pervasa da una maggiore vena intellettualistica rispetto alla coeva e “avversaria” (si fa per dire!) Agatha Christie. La sua narrazione era un vero e proprio elogio della lentezza; procedeva seguendo plot solidi e ben strutturati, sviluppando la detective story come avviene nello spirito tradizionale britannico.
Se si deve trovare un filo conduttore all’interno delle due opere citate, lo individuiamo nel concetto di verità e delle modalità in cui la stessa può essere nascosta e manipolata. Una verità che rimane lì appesa, abilmente dissimulata, ma che grazie alle qualità investigative di Lord Peter finirà per riapparire spogliata da tutti i veli che la occultavano agli occhi del lettore.   
Questi romanzi si differenziano dagli altri dell’epoca d’oro del mystery per una serie di evidenti caratteristiche. Innanzi tutto, riscontriamo la mancanza di “azione pura”: non aspettatevi battaglie o inseguimenti mozzafiato, la suspense nasce piuttosto dal confronto verbale tra i vari attori della trama. Tratti caratteristici delle opere della Sayers sono, inoltre, l’abbondanza di dialoghi, la capacità di caratterizzare i propri personaggi (specialmente quelli secondari) e la scelta di lasciare parecchio spazio alle riflessioni personali (anche se, talvolta, questa impostazione non pare congeniale al mood di una crime-fiction).
Al di là di tutto, i romanzi di Dorothy L. Sayers sono ancora oggi leggibilissimi e attuali, capaci di donare la giusti dose di brividi ai lettori più scafati. Dimostrano, a quasi un secolo di distanza, un riuscito tentativo di fondere il romanzo poliziesco con il romanzo puro: cosa sicuramente degna di merito e attenzione.

venerdì 26 maggio 2023

Un Salto al SalTo - Salone del Libro 2023

Buongiorno!

Dopo quattro anni siamo finalmente riusciti a tornare al Salone del Libro: l'ultima volta non eravamo nemmeno sposati!
In generale, si tratta di un evento per noi emozionante perché ci fa respirare aria di libri e ci fa incontrare amici lettori che purtroppo vediamo solo in queste occasioni, ma quest'anno era ancora più speciale perché è stato il primo SalTo di Minerva...
E purtroppo siamo rimasti delusi. 😕

In primis ("colpa" nostra, certamente) perché eravamo abituati a girare tranquilli, senza fretta, in libertà, per tutti e cinque i giorni, mentre ora siamo andati solo la mezza giornata del sabato e con nanetta scorrazzante da non perdere d'occhio.
In secundis la gestione degli spazi era, a nostro parere, eseguita male: più editori condividevano lo stand, per esempio, probabilmente limitando anche l'esposizione del catalogo; la gente si accalcava e non era possibile muoversi, stare fermi né vedere nulla. Tant'è che ad un certo punto abbiamo deciso di scappare via, rientrando a casa con ben DUE ORE D'ANTICIPO sull'orario previsto.

Minerva è probabilmente l'unica che si è divertita davvero, visto che correva da tutte le parti con sguardo meravigliato e voleva vedere tutti i libri. Questo naturalmente ci ha fatto molto piacere, sia da genitori che da lettori 😆 Oltretutto ha subito rapito i cuori dei ragazzi di Harper Collins, che sono stati adorabili e le hanno regalato un palloncino giallo!

Per quanto riguarda gli acquisti, chi ci conosce lo sa, eravamo soliti andare con Harry Porter: il nostro leggendario carrellino da spesa arancione, che riempivamo letteralmente fino all'orlo; quest'anno siamo andati con uno zaino e siamo tornati che era quasi vuoto, avendo comprato appena 7 libri in tre. Scarseggiano anche le presenze alle presentazioni, cui era solito partecipare Gio (a dirla tutta ammontano a zero), e di conseguenza anche gli autografi: in effetti ne abbiamo portato a casa solamente uno, ovvero quello di Peter Cameron, che tra l'altro - nevicherà! - è su un libro proprietà personale di Mely! 😂

Insomma, non è che siano mancate le cose belle, però nel complesso ne siamo usciti abbastanza insoddisfatti: dopo quattro anni non era quello che ci aspettavamo, non era il Salone che volevamo trovare e vivere.
Pazienza, sarà per l'anno prossimo - le date sono già uscite, dal 9 al 13 maggio, e noi puntiamo ad andare il giovedì e forse anche il venerdì, ma ci penseremo l'anno prossimo.

Casomai ci fossero dei curiosoni, prima di salutarvi vi lasciamo la lista degli acquisti:

Mely ha preso un unico libro:
Eliott e la biblioteca favolosa, P. Nolot, Edizioni EL

Minerva ha recuperato tre volumi della collana Scorri i miti di Gallucci:
Streghe, Cavallucci volanti, Fate

Gio era quello che "aaahhh io non compro niente" quindi ovviamente ha acquistato tre libri:
Ferrovie del Messico, G. M. Griffi, Laurana
Il silenzio e la collera, P. Lemaitre, Mondadori
I carnefici del Duce, E. Gobetti, Laterza

Sperando che per voi sia stata un'esperienza migliore e aspettando eventuali vostri commenti, vi salutiamo e diamo appuntamento alla prossima!


Mely, Gio e Minerva

domenica 21 maggio 2023

Due thriller atipici... che sono molto di più

Buongiorno, lettori!

Finalmente torno anche io a parlarvi di libri e in questa occasione voglio raccontarvi di due romanzi che sarebbe riduttivo annoverare nell'angusto recinto della letteratura di genere, nonostante i risvolti e lo svolgimento della trama appartengano, di fatto, all'ambito della crime fiction. Due testi completamente differenti tra loro ma che riescono, attraverso l'utilizzo di una trama giallo noir, a narrare momenti storici di straordinaria portata (in un caso l'America degli anni Venti, nell'altro la fine dell'ex Jugoslavia) e a diventare opere "importanti", capace di parlare non solo a chi ama la letteratura poliziesca ma a chiunque ami leggere storie ben raccontate, costruite su personaggi ottimamente caratterizzati, e capaci di toccare le corde più profonde dell'animo umano.    

Gli scomparsi, Tim Gautreaux
Minimum Fax, 462 pagine

Sam Simoneaux all'età di sei anni ha assistito al massacro della sua famiglia, salvandosi solo perché il padre lo ha nascosto repentinamente dentro una stufa. Al ritorno dal 1° conflitto mondiale viene assunto come addetto alla sicurezza in un grande magazzino. La sua routine quotidiana viene improvvisamente sconvolta quando, all'interno del negozio, viene rapita una bambina. Da quel momento in avanti l'ossessione di Sam sarà quella di ritrovare la piccola, riscattando così il proprio doloroso passato. Inizierà quindi un lungo viaggio nel cuore più nero dell'America, che lo condurrà a scoprire chi ha rapito la piccola.
La vicenda di un uomo alla ricerca della propria dimensione: questo è il filo conduttore di un libro sorprendente che può essere interpretato alla stregua di un tormentato percorso verso la redenzione. Si tratta, a mio parere, di un romanzo straordinario di un autore che non conoscevo ma che spero di rincontrare al più presto (se gli editori di casa nostra si decideranno a tradurre altri suoi libri).
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti all'indomani della Grande Guerra, con descrizioni di luoghi e ambienti che rievocano quelli di Huckleberry Finn, "Gli scomparsi" miscela sapientemente generi diversi: dal thriller al western, dal resoconto storico/fluviale al romanzo di formazione. Gautreaux ci regala un romanzo magistrale che parla di violenza e di punizione, di sensi di colpa e di redenzione, di amore per la famiglia e del senso della perdita. Un'opera che tocca nel profondo, in perenne equilibrio tra rabbia frustrata e intensa commozione, e che ha come assunto di fondo un concetto importante: non sempre è necessaria la vendetta per ottenere giustizia.


Acqua rossa, Jurica Pavicic

Keller, 367 pagine

Siamo nel 1989, sulla costa Dalmata dell'ex Jugoslavia. La diciassettenne Silva scompare improvvisamente dal suo villaggio. L'indagine, condotta dall'ispettore Gorky Ben, rivelerà un lato sconosciuto della giovane studentessa: un'inaspettata implicazione nel traffico di stupefacenti. La Storia nel frattempo segue il suo corso (più o meno) regolare: il regime di Tito crolla miseramente, Sain è costretto a dimettersi e il caso viene chiuso. Ma la famiglia di Silva non si arrenderà facilmente, continuando ostinatamente la ricerca e mettendo a rischio la sua stessa sopravvivenza. Solo a distanza di parecchi anni si aprirà uno spiraglio di luce sulla vicenda.
In Italia, purtroppo, conosciamo molto poco la letteratura di quella zona comunemente nota come Mitteleuropa. Ringraziamo quindi la casa editrice Keller per averci aperto gli occhi su un mondo semisconosciuto.
Molto interessante l'idea di fondo: quella di far coincidere la scomparsa della ragazza con la fine di un mondo intero, quello comunista, che pareva onnipotente e che si trova improvvisamente polverizzato in una miriade di territori ed etnie diverse. L'autore trasmette perfettamente il senso di smarrimento di una famiglia che si trova di fronte alla scomparsa di una figlia/sorella amata.
Si tratta di un libro che è molto più di un giallo: riesce a ripercorrere, in anni e momenti diversi, le esistenze stravolte dopo un tragico evento ma anche il modo in cui la situazione economico-politica degli stati succeduti alla defunta Jugoslavia ha influenzato i percorsi di vita dei personaggi.


Questi sono due romanzi di cui consiglio caldamente la lettura; due opere notevoli che sanno coordinare alla perfezione la traiettoria delle umane vicende con quelle del mondo in cui si sviluppano.


Gio

Articoli 2023

 Articoli e recensioni scritti da Gio nel 2023

Thriller atipici: Gli scomparsi e Acqua rossa

Dorothy L. Sayers... l'anti-Christie

I miei Americani senza Nobel

Il genio di Pierre Lemaitre

Ferrovie del Messico, Gian Marco Griffi

Non piangere, Lydie Salvayre

Wilkie Collins: uno dei papà del giallo

Jules e Jim, Henri-Pierre Roché

Gialli e noir - La mia top 100 di sempre

L'ultimo ballo di Charlot, Fabio Stassi

Robert Crais - "Luci su Los Angeles" in uscita

5 libri da 5 stelle!

L'ultima cosa bella sulla faccia della terra, Michael Bible

Ragazze perdute. Gli ultimi giorni di Katy Skerl - Max e Francesco Morini

giovedì 18 maggio 2023

Libri che separano, Libri che uniscono - LdL #3

Buongiorno buonasera buonanotte!

Oggi voglio recuperare il terzo episodio della serie, così da accorciare le distanze.
E di distanze è giusto parlare, visto che i titoli che vi propongo oggi riguardano proprio questo, in un certo senso: si tratta di letture in cui i libri fanno allontanare, fanno avvicinare, oppure ci fanno ritrovare noi stessi.
Poiché in questo round ci sono più di tre testi (mi dispiace, non sono riuscita a trattenermi) cercherò di raggrupparli per elementi comuni ed essere sintetica.



1 - Libri che separano

Answers in the pages e Proibito leggere
Prima di partire, voglio subito avvisare del fatto che purtroppo il primo attualmente è disponibile solo in lingua inglese (ma di semplice comprensione).
Vediamo un po', cosa accomuna questi due signori? Sicuramente l'ambientazione scolastica, poi - ahimé - un po' di chiusura mentale e, fortunatamente, la presenza di uno studente con la voglia di dire IO NON CI STO. Sì, lo ammetto, quello della censura è un argomento di cui mi piace leggere ma che mi fa parecchio innervosire... (di recente, oltretutto, ho letto anche Property of the rebel librarian e non vi dico la fatica che ho fatto a finirlo, perché ogni pagina che giravo era un'ondata di rabbia e amarezza di proporzioni inquantificabili - si può dire così? rendo l'idea?). 😡😡😡
Insomma sono libri che mi interessano ma mi fanno sempre venire voglia di entrare nella storia per fare vari discorsetti ad un po' di persone e aspetto sempre con impazienza il momento del discorso finale per esultare insieme ai protagonisti. Perché? Perché quello che succede tra quelle pagine è questo: di punto in bianco e quasi totalmente a caso, arriva un genitore a dire "meh, quello che sta leggendo la mia creatura a scuola non mi sta bene, quindi bandiamo tutti i libri". 
Con libri che separano intendo proprio il fatto che effettivamente dividono la gente, creano contrasti a volte anche molto forti. E la cosa tragica è che spesso, troppo spesso, questo succede pure nella realtà.

2 - Ritrovare se stessi

Il club dei perdenti e I miei giorni alla libreria Morisaki
Ok, questa forse è una combinazione un po' forzata e non so nemmeno bene come esprimere la mia idea. In modo molto drastico e sintetico, tentiamo così...
Se è vero che nel primo caso troviamo un ragazzino che vorrebbe solo ritagliarsi un angolo per leggere a scuola in santa pace e nel secondo troviamo una ragazza che si rifugia alla libreria dello zio per raccogliere i cocci della sua vita, è anche vero che per entrambi i protagonisti i libri creano effettivamente uno spazio sicuro, personale, in cui possono ritrovare se stessi, ricollegarsi al loro sé.
La butto là: un po' come quando Minerva dorme e io posso finalmente avere un po' di pace per recuperare un barlume di sanità mentale (la poca rimasta) e dedicarmi ad una bella lettura rigenerante.
Come dite? Non regge? Boh, magari avete ragione voi, però nella mia testa ha senso... 😅

3 - Libri che uniscono

I miei giorni alla libreria della felicità e Il club delle fate del libro
Qui troviamo quelle che per me sono state senza dubbio due ottime sorprese.
Nel primo caso la storia è un po' simile ad un libro di cui abbiamo parlato nel primo articolo, ovvero una donna che lascia la città per andare in un paesino e si trova ad aprire una libreria, ma francamente penso che questo sia senza dubbio più intrigante e coinvolgente dell'altro.
Nel secondo caso invece troviamo un fattorino che si riavvicina ai libri in seguito ad un film mentale che lui stesso si crea dopo aver fatto una consegna.
Quello che succede tra le pagine di questi libri, ciò che li accomuna, è che la vita dei protagonisti s'intreccia con un vario cast di personaggi, ognuno coi suoi problemi, ed in entrambi i casi si finisce inevitabilmente con l'affezionarsi a tutti. Insomma, possiamo dire che qui i libri uniscono alla grande, perché è che è come se creassero nuove bellissime famiglie. 😍😍😍


Credo sia facile intuire quali libri mi hanno lasciato di più il segno, nel bene e nel male, anche se in generale mi sono piaciuti tutti e mi sento ovviamente di consigliarli.
Per comodità, vi elenco qui i titoli con i relativi riferimenti editoriali:
1. Answers in the pages
David Levithan, Yearling, 192 pagine
2. Proibito leggere
Alan Gratz, Mondadori, 243 pagine
3. Il club dei perdenti
Andrew Clements, Rizzoli, 245 pagine
4. I miei giorni alla libreria Morisaki
Satoshi Yagisawa, Feltrinelli, 160 pagine
5. I miei giorni alla libreria della felicità
Cali Keys, Newton Compton, 288 pagine
6. Il club delle fate del libro
Thomas Montasser, Feltrinelli, 176 pagine

Anche per oggi vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione.
Come sempre aspetto di sentire la vostra...
E spero di vedervi alla prossima puntata!

Mely


sabato 13 maggio 2023

Biblioteche da salvare - LdL #2

Buongiorno!
Mentre sul canale oggi esce il quarto appuntamento della serie Libri di Libri, qui recuperiamo il secondo... e questa cosa mi fa ben sperare: forse riesco a mettermi in pari abbastanza velocemente! 😎

Come si intuisce dal titolo, oggi parliamo di libri in cui si trovano biblioteche a rischio chiusura.
Si tratta di un elemento di cui ADORO leggere perché offre la scusa buona per far unire la comunità e la fa muovere verso un obiettivo comune dando anche la possibilità di creare nuove amicizie (in alcuni casi anche tra persone di generazione diversa, altro tema che mi piace molto).


(Nonostante io non sia fan del rosa, questi sono tutti libri che ho amato... 
Santi oggetti di carta, quanti poteri hanno! 😂)


Mondadori, 280 pagine

La protagonista è una ragazza che lavora in biblioteca, ma rischia di perdere il posto perché il consiglio comunale ha deciso di far chiudere la baracca. La giovane, però, decide di tenere testa ai signori in alto e lotta fino a che non salta fuori la ragione della loro decisione. Spoiler non spoiler: ovviamente la biblioteca resta aperta, altrimenti avrei lanciato il libro dalla finestra e non sarei qui a parlarvene con entusiasmo. 😝
Dei tre titoli di cui vi racconto oggi è sicuramente quello più spensierato e leggero, con qualche sfumatura tendente al romance MA PICCOLA PICCOLA GIURO!, ma non per questo meno valido.


Bella Osborne
Newton Compton, 281 pagine

Esso sta nel mezzo: non mancano le scene divertenti, ma ci sono un bel po' di problemi personali qui e là, soprattutto a casa del giovane protagonista ma pure nella vita dell'anziana signora. 
I due si incrociano in un modo che mi permetto di definire buffo (anche se in realtà ho riso parecchio 😅) e piano piano si troveranno a stringere un legame davvero molto forte. Uniranno le forze anche per cercare di tenere aperta la biblioteca a rischio chiusura, portando pure qui qualche cambiamento nei legami con le altre persone. Insomma, salveranno i libri, ma si salveranno anche tra di loro.
(Confesso di avere un pregiudizio verso la casa editrice, ma questa volta sono contenta di aver chiuso un occhio. Piccolo spoiler: in realtà ho chiuso anche l'altro occhio, per un altro loro libro, ma ne parleremo in un altro articolo 😜).

Sara Nisha Adams
Garzanti, 367 pagine

Cosa posso dire di questo libro? Dei tre è sicuramente quello che tratta temi più ingombranti, poiché si parla di morte, suicidio, direi anche malattia mentale, solitudine, casini vari ed eventuali; e dopo tutte le magagne personali si aggiunge ovviamente la questione della biblioteca che rischia di chiudere e qualcuno dovrà pur trovare la soluzione per far sì che ciò non avvenga.
Mi rendo conto che messa così sembra sia tutto un mai na gioia, però secondo me dà anche un po' di speranza, in qualche modo. 😊
Da una parte abbiamo l'anziano che decide di approcciarsi ai libri per provare a rafforzare il rapporto con la nipotina; dall'altra abbiamo una ragazza che lavora in biblioteca durante l'estate, ma che di fatto non legge e lì per lì non ha il minimo interesse verso i nostri adorati amici di carta. E poi c'è un terzo protagonista, se vogliamo: una lista di libri che compare all'improvviso, quasi casualmente, ma sempre nel momento del bisogno. Titoli ben selezionati da qualcuno che sicuramente i mari della letteratura li navigava in modo sapiente, ma è un po' come in "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", perché chi sia stato (a lasciare la lista) non si sa. Almeno, loro al momento non lo sanno, ma lo scopriranno alla fine.


Vi dirò, mi vien quasi voglia di rileggere i primi due... il terzo ancora no, ma solo perché l'ho già letto due volte 😂😂😂
Con questo vi saluto, sperando di avervi fatto venire almeno un po' di curiosità verso questi titoli!


giovedì 11 maggio 2023

Librai meritevoli e no - Libri di Libri #1

Buongiorno!

Eccomi all'opera per tentare di mettermi in pari con la serie Libri di Libri che sto pubblicando tramite video sul canale: gli episodi escono il sabato mattina e qualcuno è già in giro, quindi mi piacerebbe non rimanere troppo indietro 😜

Per dirla brevemente, come si intuisce dal titolo oggi vi racconto di tre differenti librai che ho incontrato fra le pagine, ovvero Malcolm, Nathalie e Marzio. Con annessi scleri sul rispettivo libro, ovviamente.


MALCOLM
Otto perfetti omicidi
Peter Swanson
Einaudi, 288 pagine

"Tolto il dente, tolto il dolore" dicono, allora parto subito da questo libro che purtroppo ho abbandonato. Ebbene sì. E ci sono anche rimasta male, se devo dirla tutta, perché le premesse erano ottime in ogni aspetto: non sono frequentatrice del mondo del thriller, tuttavia so che Swanson è un nome abbastanza rinomato e generalmente associato a giudizi positivi; la trama - omicidi che avvengono seguendo una lista di libri, quindi la polizia si affida al libraio per risolvere il caso - sembrava una bomba; la copertina, ammettiamolo, è proprio bellissima... inoltre è anche breve, quindi in teoria doveva andare tutto bene. Giusto? E invece NO. Mannaggia. Purtroppo il libro spoilera TUTTI i titoli che vengono nominati nella lista a cui si ispirano gli omicidi. Ora, a me personalmente può anche interessare fino ad un certo punto, perché non essendo particolarmente amante del giallo potrei anche dire "chissenefrega" e tanti saluti, ma è proprio il principio di fare spoiler che mi urta potentemente. Aggiunto a questo, mettiamoci pure Malcolm: un libraio che purtroppo non mi ha trasmesso fiducia, in una storia che mi ha messa a disagio. Quindi mi dispiace, Malcolm, ma non sei il libraio che fa per me. 👎

NATHALIE
La libreria di piazza delle erbe
Eric De Kermel
Newton Compton, 250 pagine

Ve lo dico, ve lo sto dicendo, ve l'ho (quasi) detto: questo libro sta nel mezzo.
Anche qui l'idea alla base era eccellente: la protagonista lascia il lavoro e la città per trasferirsi in un paesino, acquista il locale di una libreria e inizia a dispensare consigli letterari alla clientela stringendo anche rapporti con alcuni personaggi. Questa dinamica è tra le mie preferite e anche questa volta mi è piaciuta, infatti questo aspetto del libro è assolutamente promosso. Nathalie invece non mi ha convinta del tutto: tralasciando i titoli che consiglia, che non rientrano nel mirino delle mie letture, è proprio un personaggio che non ho gradito. Mi è sembrata quasi impicciona e saputella, quella che vuole fare come se avesse la verità in tasca e la soluzione per ogni problema di chi si presenta a lei... quando poi non arriva nemmeno ad accorgersi di cosa non va nella sua vita e nel suo modo di rapportarsi con la figlia (specifico, perché è lei stessa a lamentarsi continuamente della signorina). Vi faccio un esempio, che è quello che più mi ha mandata in bestia. C'è una ragazza, con la quale pare abbia parlato qualche volta, che ad un certo punto rimane incinta... e lei si offende perché non gliel'aveva detto! CEH, MA CHE VUOI?! SARANNO ANCHE FATTI SUOI?! 🤦 Anche Nathalie bocciata. 

MARZIO
La libreria dei gatti neri
Piergiorgio Pulixi
Marsilio, 304

Posso avere un camion di cuoricini da mandare a Marzio-mon-amour? LUI è il libraio che voglio. Vi prego. Riempite le librerie di librai come lui!!!
La trama è relativamente simile a quella di Swanson, nel senso che la polizia si rivolge a lui - e al suo club di lettura di gialli - per risolvere un caso. E, se vi devo dire tutta la verità, si capisce anche abbastanza facilmente chi è il colpevole... MA chissenefrega, perché questo libro è bellissimo. Scorre che è una meraviglia; i rapporti tra i personaggi sono STUPENDI, tanto che sembra quasi di essere tra amici. Sul finale ci sono anche un paio di schiaffi alle emozioni, però fa niente, va bene così, perché ci piace rimanere sconvolti all'ultima pagina. E di Marzio cosa vi posso dire? Che è fantastico l'ho già detto? Fa morire dal ridere, soprattutto nel modo in cui risponde ai non-clienti (sì, ok, forse sembrerà un po' maleducato, però ha molta ragione). Ha pure un po' di sfiga in amore, ma per fortuna questa cosa non rovina l'atmosfera. E ha un cuore grande-gigante-immenso, anche se lo nasconde molto bene sotto tutti quegli strati di finta antipatia. Perciò, caro Marzio, ti promuovo a pieni voti, ti do pure la lode e spero di ritrovarti presto! 💓


Ora la finisco di blaterare e torno al mio ginseng con latte di mandorla.
Fatemi sapere la vostra su questi libri, se li avete letti, o se vi viene in mente qualche libraio che merita di essere conosciuto! 😎

Mely

PS: è superfluo dirlo, ma voglio specificare che ogni giudizio è puramente personale.
PPS: qualche anno fa avevo scritto altri articoli sui libri che parlano di libri, perciò ve li linko qui (narrativa, saggistica, novella grafica) casomai vi venisse voglia di curiosare 😉 

martedì 9 maggio 2023

Dove siamo finiti? Dove siamo? Dove andremo?

Signori, buongiorno!!!

Quanto tempo!
L'ultimo post risale ad ottobre 2021...
Come forse alcuni di voi sanno, ad agosto di quell'anno è arrivata la nostra piccola gnoma, Minerva, e naturalmente abbiamo dovuto lasciare indietro un po' di cose per dedicarci a lei.
Piano piano, però, lei cresce e noi (beh, soprattutto io) riesco a riprendere in mano le redini di questo e quell'altro, tra cui i social: su YouTube è tornata la regolarità, su Instagram ci sto provando... e volevo tentare la sorte anche col Blog. D'altra parte non c'è due senza tre, no?
Quindi eccoci qua con questa bimbetta di ormai quasi due anni, anche lei avida lettrice, innamorata di libri, librerie e biblioteca. Ora come ora oserei dire MISSIONE COMPIUTA!, ma speriamo vada avanti così anche dopo. 😆
Nel frattempo, anche se si è molto ridotto il tempo per le letture, Gio ha pubblicato il suo nuovo libro - L'ombra del destino (che trovate in qualunque store online ma potete prenotarlo anche nella vostra libreria preferita!) e io sto facendo finta di proseguire con le reading challenge (che per me erano quasi come l'ossigeno).

Questo per dirvi un po' che fine abbiamo fatto e cosa stiamo combinando in questo periodo.
Cosa succederà ora su questa piattaforma?
Per ovvie ragioni non possiamo più tenere i ritmi di prima: abbiamo poco tempo effettivamente libero (leggasi tempo in cui Minerva ci lascia fare cose) e dobbiamo suddividerlo scegliendo tra leggere, fare qualcosa seguendo l'istinto del momento o andare in bagno... perciò l'idea sarebbe di ripartire con calma, portando pochi articoli al mese.
Per essere un po' più specifici, come tappa fissa vorrei fare migliore libro del mese sia fra le mie letture che fra quelle di Gio; fintanto che dura, vorrei dedicare anche qui uno spazio alla miniserie "Libri di Libri" che sto facendo su YouTube, relativa appunto ai libri che parlano di libri e con episodi suddivisi per vari elementi di trama; saltuariamente sbucare con contenuti dettati dall'ispirazione del momento.
Ora devo solo decidere se postare negli stessi giorni in cui escono i video o evitare di accavallare le due cose. Si accettano consigli e se avete proposte specifiche per qualche "articolo" non esitate a farvi avanti: cercheremo di soddisfare il soddisfabile! 😎

Ce la faranno i nostri eroi? Restate connessi per scoprirlo!

Detto ciò... spero di non aver tralasciato nulla e per il momento vi saluto.
Ci vediamo presto (spero) 😜


Mely (e Gio)