Partiamo da una piccola ma necessaria premessa: un saggio letterario di una cinquantina di pagine non può sicuramente avere pretese di esaustività e non può ricomprendere al suo interno tutti gli elementi necessari a restituire un'analisi nitida e inconfutabile del tema trattato.
Al di là di tutto ciò, questo agile libretto può essere una lettura utilissima per i neofiti del genere e, al tempo stesso, può costituire una sorta di "ripasso" per gli appassionati della narrativa poliziesca (che, come ben sappiamo, sono davvero tanti).
Chi fu il primo giallista della storia? Nonostante l’atto di nascita del genere venga generalmente fatto coincidere con la pubblicazione de I delitti della Rue Morgue di Edgar Allan Poe, un nucleo embrionale della letteratura gialla era già presente sin dagli albori della nostra storia. Basti pensare alla celeberrima vicenda di Caino e Abele, all'episodio biblico di Susanna e i Vecchioni narrato dal Profeta Daniele, all'Edipo Re di Sofocle, al racconto Le tre mele contenuto in Le mille e una notte... Tanti piccoli antecedenti che non fanno altro che confermare un assunto incontestabile: il delitto è vecchio almeno quanto l'umanità!
Eleonora Carta, scrittrice di thriller (pubblicati dalla Newton Compton), indaga sui presupposti e l'evoluzione di questa categoria letteraria. Da dove prende il suo nome il genere? Quali sono gli elementi costitutivi di un racconto giallo? Il giallo può essere considerato un genere letterario, comprensivo di sottocategorie? Esiste una distinzione netta tra la narrativa cosiddetta “pura” e i vari “generi”? Queste sono alcune delle domande che l'autrice si pone, cercando di fornire risposte definitive e spingendo il lettore a individuare un filo conduttore in grado di spiegare l'efficacia di un movimento che, nonostante il passare del tempo, sembra non mostrare segni di stanchezza.
L'autrice ripercorre per sommi capi la storia del giallo, identificando gli autori essenziali per la sua nascita e evoluzione partendo dagli epigoni (Wilkie Collins, Émile Gaboriau ma anche un insospettabile Charles Dickens), passando attraverso figure imprescindibili come Arthur Conan Doyle e Gilbert Chesterton, fino ad addentrarsi nell'ambito di casa nostra (Augusto De Angelis e Leonardo Sciascia). Al contempo, riesce a operare una distinzione tra le varie declinazioni, operando una netta cesura tra il giallo di matrice albionica - il cosiddetto Whodunit - l’hard-boiled americano e il giallo mediterraneo contraddistinto da maggior impegno e critica sociale.
Da tutto ciò scaturisce una lettura piacevole, estremamente scorrevole, che forse non aggiungerà niente di nuovo alle conoscenze degli studiosi, ma che può essere utile per restituire uno spaccato rapido ed essenziale di un genere che, al giorno d'oggi, rappresenta uno dei motori trainanti dell'intero mondo editoriale.
Consigliato a: coloro che vogliono farsi un'idea su che cosa sia veramente la letteratura gialla partendo dalle origini, seguendo la sua evoluzione nel corso del tempo e scoprendo quali autori l'abbiano resa così grande e importante.
Voto: 7/10
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