martedì 15 ottobre 2019

Da lontano sembrano mosche, Kike Ferrari


È molto particolare la vicenda di quest’autore sudamericano: di giorno lavora come addetto alle pulizie nella metropolitana di Buenos Aires; di notte si dedica alla scrittura. Con Da lontano sembrano mosche – titolo dagli evidenti riferimenti borgesiani – Ferrari è riuscito nell’intento di costruire un noir atipico, breve ma intenso, ricco di suspense e colpi di scena. E per raggiungere lo scopo non ha fatto ricorso, come spesso capita, all’usuale figura del poliziotto/detective/investigatore, ma ha scelto di incentrare la vicenda su un personaggio per nulla gradevole - il signor Machi: un potente ed arrogante uomo d’’affari, che trascorre le sue giornate tra una sniffata di coca e un servizietto di qualche femmina in cerca di favori.

Una mattina, mentre si trova alla guida della sua lussuosa BMW, Machi buca inavvertitamente uno pneumatico. Mentre si dà da fare per ripararlo, nel bagagliaio della macchina scopre il cadavere di uno sconosciuto, col volto devastato da una pallottola esplosa a bruciapelo. Inizia così una sarabanda di disavventure tragicomiche, con il protagonista che percorrerà in lungo e in largo la città cercando di venir fuori dalla difficile situazione.

Ambientato in un’Argentina marcia fino al midollo, questo noir dalle venature pulp rappresenta un vero e proprio atto di accusa alla società contemporanea, in cui uno stuolo di nuovi ricchi – avidi, altezzosi e crudeli - ha ormai assunto una posizione di potere. La narrazione è fitta di riferimenti culturali e di richiami al mondo consumistico del giorno d’oggi; non mancano però i richiami letterari ed i collegamenti con la storia argentina del ventesimo secolo.
La scrittura è fluida, per nulla impegnativa. Le descrizioni di Buenos Aires sono suggestive e riescono a far percepire l’essenza di quella enclave sudamericana che, molto spesso, rimane occultata sotto una patina di stereotipi.
Il finale – del tutto spiazzante – vale davvero “il prezzo del biglietto”: rappresenta l’ideale ciliegina sulla torta di una vicenda nera originale e coinvolgente, che riesce a catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina.


Consigliato a: coloro che vogliono leggere un noir innovativo e per nulla convenzionale ed a chiunque apprezzi i romanzi dalla scrittura veloce e priva di fronzoli.


Voto: 7,5/10




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