Corruzione, Don Winslow
Dopo lo strepitoso successo della saga di Art
Keller – il protagonista dei romanzi "Il potere del cane" e "Il cartello" - Don
Winslow torna con un nuovo poderoso affresco sulla criminalità contemporanea,
ambientando la sua storia nella Grande Mela.
Assistiamo così alle gesta del sergente Denny
Malone, uno sbirro di origine irlandese, corrotto e spregiudicato, che si è
ritagliato un posto di primo piano nell'organigramma della polizia.
Il nostro
protagonista è considerato una sorta di intoccabile, libero di muoversi e di
agire a proprio piacimento, perché a New York chiunque potrebbe finire dietro le sbarre: il sindaco, il presidente degli Stati Uniti, persino il Papa… ma non l'eroe-poliziotto Dennis Malone. Il destino, però, ha in serbo delle brutte sorprese per lui ed i suoi colleghi che compongono l'unità del NYPD.
Tematiche già affrontate più volte dal cinema ("Serpico" e "Il cattivo tenente") e dalle fiction TV ("The Shield") vengono riprese da Winslow e rielaborate con la consueta abilità. Nella fogna a cielo aperto rappresentata dalla metropoli americana, il protagonista sguazza a suo piacimento, muovendosi in un ambiente in cui la corruzione dilaga, i traffici illeciti prosperano e le discriminazioni razziali hanno lo stesso potenziale di una bomba pronta ad esplodere.
Il politically correct in questo caso non esiste, perché abbiamo a che fare con personaggi che agiscono contro le regole e piegano la realtà circostante alle loro finalità più egoistiche. Al di là di tutto, Malone ed i suoi colleghi sono capaci di trasmettere un incredibile senso di empatia: nonostante le malefatte e l'agire spregiudicato, totalmente al di fuori della legge, il lettore si sente portato a fare il tifo per loro. Forse perché, nella cornice Newyorchese cruda ed infernale che viene descritta nelle oltre 500 pagine del libro, esistono cattivi che sono peggio – molto peggio – di Malone e dei suoi uomini.
Con una scrittura fredda e diretta, priva di fronzoli, Winslow ci regala una vicenda dura e piena di violenza, ricca di pathos e tensione, in cui la speranza si scioglie giorno dopo giorno come neve al sole.
L'autore riesce a descrivere con precisione uno spaccato della criminalità americana di questo ventunesimo secolo, in cui la lotta per il denaro e per il potere continuano a segnare il destino di interi gruppi sociali: pedine coinvolte in un gioco più grande di loro.
Consigliato: a coloro che amano i thriller/noir potenti, politicamente scorretti e ricchi di tensione dall'inizio alla fine.
Voto: 7,5/10
Tematiche già affrontate più volte dal cinema ("Serpico" e "Il cattivo tenente") e dalle fiction TV ("The Shield") vengono riprese da Winslow e rielaborate con la consueta abilità. Nella fogna a cielo aperto rappresentata dalla metropoli americana, il protagonista sguazza a suo piacimento, muovendosi in un ambiente in cui la corruzione dilaga, i traffici illeciti prosperano e le discriminazioni razziali hanno lo stesso potenziale di una bomba pronta ad esplodere.
Il politically correct in questo caso non esiste, perché abbiamo a che fare con personaggi che agiscono contro le regole e piegano la realtà circostante alle loro finalità più egoistiche. Al di là di tutto, Malone ed i suoi colleghi sono capaci di trasmettere un incredibile senso di empatia: nonostante le malefatte e l'agire spregiudicato, totalmente al di fuori della legge, il lettore si sente portato a fare il tifo per loro. Forse perché, nella cornice Newyorchese cruda ed infernale che viene descritta nelle oltre 500 pagine del libro, esistono cattivi che sono peggio – molto peggio – di Malone e dei suoi uomini.
Con una scrittura fredda e diretta, priva di fronzoli, Winslow ci regala una vicenda dura e piena di violenza, ricca di pathos e tensione, in cui la speranza si scioglie giorno dopo giorno come neve al sole.
L'autore riesce a descrivere con precisione uno spaccato della criminalità americana di questo ventunesimo secolo, in cui la lotta per il denaro e per il potere continuano a segnare il destino di interi gruppi sociali: pedine coinvolte in un gioco più grande di loro.
Consigliato: a coloro che amano i thriller/noir potenti, politicamente scorretti e ricchi di tensione dall'inizio alla fine.
Voto: 7,5/10
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