giovedì 24 agosto 2017

L'angolo di Gio: Colibrì, Kati Hiekkapelto




Colibrì, Kati Hiekkapelto

Come ben sappiamo, il thriller scandinavo rappresenta una delle realtà più sorprendenti all'interno del panorama internazionale. Nel corso degli anni abbiamo fatto la conoscenza di autori svedesi, norvegesi, danesi ed islandesi che sono diventati dei veri e propri beniamini del pubblico: basti a pensare a Stieg Larsson, Jo Nesbø o Jussi Adler-Olsen, per fare tre nomi a caso. In questa baraonda di scrittori, pronti ad accaparrarsi una buona fetta del mercato editoriale, il giallo/noir finlandese mancava però all'appello…
A sopperire a questa mancanza è arrivata Kati Hiekkapelto.

“Colibrì” è il primo volume di una trilogia imperniata sul personaggio di Anna Fekete, una giovane e meticolosa detective di origine ungaro-serba che svolge le sue indagini in una località costiera della Finlandia. La nostra protagonista dovrà sudare le proverbiali sette camicie per risolvere una serie di misteriosi delitti, accomunati dal ritrovamento su ogni cadavere di un ciondolo raffigurante una divinità azteca. Perché il Colibrì – lo spietato serial killer che sta mietendo vittime nella tranquilla cittadina – va fermato a tutti i costi!

Si tratta di un romanzo che, pur non essendo memorabile, si legge tutto d'un fiato. La trama è ben strutturata, con colpi di scena calibrati; le procedure poliziesche sono descritte in maniera accurata. I personaggi sono realistici, con i loro pregi ed i loro difetti messi in bella vista, e ci si appassiona alle loro vicende personali che si fondono armoniosamente all'architettura della trama poliziesca. Una nota di merito, in particolare, va all'attenta descrizione dei problemi dell'immigrazione: argomento su cui la Hiekkapelto è sicuramente competente, avendo insegnato a lungo agli stranieri dopo aver vissuto nella regione ungherese della Serbia.
In sostanza, abbiamo a che fare con un libro che – pur non aggiungendo granché allo scenario del thriller nordico - si lascia leggere con piacere, facendoci prendere confidenza con una nazione come quella finlandese, troppo spesso dimenticata all'interno del ribollente calderone del giallo europeo.


Consigliato a: chi ama i gialli scandinavi e a tutti coloro che vogliono fare la conoscenza di una nuova autrice, dotata di buona scrittura e capacità di intrattenere il pubblico in maniera semplice ma efficace.


Voto: 7/10

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