domenica 12 luglio 2020

La mano sinistra del diavolo, Paolo Roversi




Torna nella nuova edizione economica della Feltrinelli La mano sinistra del diavolo - già pubblicato da Mursia nel 2006 - in cui assistiamo ad una delle prime indagini di Enrico Radeschi: il caparbio e inarrestabile cronista di nera che, in sella al suo inseparabile "Giallone" (un irresistibile Vespone giallo), scorrazza per Milano e dintorni in cerca di indizi.

Capo di Ponte Emilia è una cittadina in cui non accade mai niente (o quasi). Un bel giorno, però, il paesino viene sconvolto da un macabro ritrovamento: una mano mozzata rinvenuta nella cassetta postale di un pensionato. Nel frattempo, a Milano-city accadono due fatti inquietanti: il proprietario di un ristorante giapponese scompare nel nulla; in un parco suburbano viene scoperto il cadavere di una giovane segretaria.
Sarà compito di Radeschi iniziare una doppia indagine, che lo spingerà a suddividere  il proprio tempo tra l'asfalto rovente della metropoli lombarda e le indolenti giornate della bassa padana.

Il romanzo è ideato su due trame parallele, con differenti ambientazioni. Se da un lato ci ritroviamo in mezzo a campagne brumose e polverose, i cui abitanti - siano essi corpulenti postini, vecchi partigiani o carabinieri inesperti - si ritrovano a tu per tu con qualcosa che non hanno mai incontrato prima; dall'altra ci inoltriamo nella metropoli lombarda, con i suoi ritmi frenetici, le sue attività produttive e il vero culto del denaro.
Enrico, come abbiamo già detto, si trova ad alternare la propria presenza tra i due luoghi, in un continuo "avanti-indietro" tra Milano e il paesino che gli ha dato i natali: chilometri su chilometri, percorsi alla ricerca di verità nascoste che pian piano emergeranno dai fumi di un'estate più torrida che mai.
Il romanzo è avvincente, divertente e pieno di colpi di scena, con un finale incandescente e ben congegnato. Strutturato attraverso il susseguirsi di capitoli brevi - che lasciano sempre il lettore col fiato in sospeso - La mano sinistra del diavolo è un giallo moderno, ironico e frizzante al punto giusto, che non deluderà sicuramente gli amanti del genere.
Unico difettuccio (se dobbiamo per forza trovarne uno): rispetto ai romanzi più recenti incentrati su Radeschi, la caratterizzazione dei personaggi non ha ancora raggiunto il massimo delle sue potenzialità. Al di là di tutto, anche stavolta Paolo Roversi si conferma tra gli autori più interessanti del nuovo noir italiano.


Consigliato a: chi ama il noir all'italiana, moderno e tecnologico, che si staglia sullo sfondo di realtà urbane e suburbane descritte con realismo ed ironia e a chiunque apprezzi i libri scorrevoli che si divorano alla velocità della luce.


Voto: 7,5/10

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