Questo è il quarto e ultimo romanzo - dopo Venere privata, Traditori di tutti e I ragazzi del massacro - della fortunata serie imperniata su Duca Lamberti: un ex medico che, dopo essere stato radiato dall'ordine per aver praticato l'eutanasia su un malato terminale, si è trasformato in valente investigatore.
Come nei libri precedenti, ci troviamo al cospetto di un giallo “vecchio stile”, con personaggi ben disegnati, un trama semplice ma avvincente ed un’ambientazione milanese tipicamente fredda e nebbiosa.
Donatella Berzaghi è una ragazza bellissima che soffre di un grave ritardo mentale; il padre, al fine di proteggerla, la tiene segregata in appartamento, in cui può vivere circondata da bambole e personaggi della Disney.
Quando la giovane scompare improvvisamente nel nulla, l’uomo si rivolge alla polizia che affida l’indagine a Duca Lamberti. Il medico-investigatore si butterà alla frenetica ricerca di Donatella, arrivando a spingersi nei meandri più nascosti di una Milano nera e sudicia, in cui prosperano sfruttatori e case chiuse.
Giorgio Scerbanenco, come tutti sanno, è considerato il papà del giallo italiano: un cronista di straordinario talento, capace come pochi altri di rappresentare in modo preciso e asciutto la realtà circostante.
La sua più grande abilità è stata quella di saper narrare le più nefande pulsioni della cosiddetta Milano bene, facendo ricorso ad uno stile crudo e diretto, lontano anni luce da qualsiasi concezione di “politicamente corretto”.
I milanesi ammazzano al sabato, nonostante sia stato pubblicato cinquant’anni fa, è ancora un libro molto attuale; un romanzo duro, che indaga in profondità nel mondo del malaffare evitando il buonismo di facciata e non risparmiando dettagli violenti.
La scrittura è rapida e lineare, in grado di avvolgere il lettore in una lenta spirale senza lasciarlo più andare. La descrizione minuziosa della Milano dei bassifondi, in cui prosperano marciume ed afflizioni, è un ulteriore elemento che contribuisce a fornire realismo e consistenza ad una storia nera in cui si svolge la consueta battaglia tra il bene e d il male.
Consigliato a: chi ama il giallo d’atmosfera, intriso di profonde venature noir, ed a chiunque voglia fare un tuffo nella torbide e nebbiose atmosfere della Milano degli anni Sessanta.
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