Buonsalve a tutti!!!
Mi è stato richiesto di fare una recensione di questo libro, quindi eccola qui 😊
(non sarà mai ai livelli di Gio, ma pazienza...)
Partiamo dal fatto che ogni Gucciniano dovrebbe leggere questo libro.
Il testo, diversamente dagli altri scritti dal Maestro, non è né un romanzo né una raccolta di ricordi.
In apertura e in chiusura si presenta piuttosto come una sorta di diario dell'autore, il quale si reca dal noto cantautore e ripercorre un certo luogo a lui caro, mentre la parte centrale è costruita come un'intervista e suddivisa in varie parti, in base all'oggetto delle domande poste: ognuna è relativa ad un certo tema trattato da Guccini nelle sue canzoni.
Quindi, finalmente, scopriamo come faceva a comporre, quanto di lui metteva nel testo e quali sono gli argomenti che per lui hanno avuto maggiore in portanza.
Per fare giusto un paio di esempi, pensiamo a quante volte ritornano i luoghi e il tempo...
Una cosa che ho apprezzato tantissimo, è che ogni parte è indicata con un verso di una canzone e lascia intuire l'argomento di cui si parlerà.
(per rimanere fedele agli esempi di prima, riporto Panorami e Tu sai cos'io pensi del tempo).
Non mi sento di andare oltre ed entrare nel dettaglio perché credo che questo libro debba proprio essere letto, in quanto permette di scoprire un lato del Maestro che non salta fuori dagli altri suoi libri: per quanto i ricordi siano personali, non si prova la stessa sensazione di confidenza che si avverte leggendo le sue risposte alle domande di Aime.
Assolutamente consigliato a chi vuole approfondire la conoscenza di Guccini come cantante, come autore e come persona.
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